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8-2-2024

L’impianto di depurazione delle acque reflue urbane
di Ventotene non rispetta i restrittivi limiti tabellari previsti
dalla normativa per le aree soggette a particolare tutela ambientale, a
scoprirlo sono stati i militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia
di Finanza in collaborazione con l’ARPA Regionale.

Nel mese d’agosto scorso i militari della Sezione Navale
di Gaeta, unitamente al personale della Sezione Provinciale ARPA di Latina hanno
avviato l’ispezione presso l’impianto di depurazione dell’isola di Ventotene,
classificata Area Marina Protetta e Riserva Naturale Statale.

Gli accertamenti tecnici, e le successive verifiche
amministrative, hanno evidenziato l’inosservanza delle disposizioni ed in
particolare è emerso che l’impianto di depurazione dell’isola, pur se
precedentemente autorizzato, allo stato attuale risulta privo del titolo
abilitativo allo scarico. L’eventuale validità del titolo abilitativo avrebbe
richiesto il rispetto di limiti tabellari più ristrettivi previsti dalla
normativa per le zone ed aree soggette a particolare tutela ambientale, che gli
esiti dei campionamenti effettuati hanno dimostrato non conformi.

Gli 
accertamenti amministrativi ed i referti relativi alle analisi dei
campioni effettuati hanno imposto ai militari di procedere alla contestazione di
una sanzione amministrativa da 6.000 a 60.000, non oblabile, nonché l’avvio del
procedimento di diffida da parte del Settore Ecologia ed Ambiente della
Provincia di Latina.

La responsabilità è ricaduta sul Comune di
Ventotene quale proprietario e gestore dell’Impianto di depurazione ed in
particolare sul funzionario Comunale con specifica delega.

Pur non essendo una situazione allarmante, specie
nei mesi invernali, le inosservanze alle prescrizioni sulla tutela ambientali
comportano, inevitabilmente, delle ricadute economiche negative qualora, specie
nei mesi estivi, la situazione di degrado dovesse improvvisamente realizzarsi
in presenza del forte afflusso turistico.  

Pertanto l’azione di controllo condotta dalla
Guardia di Finanza e dall’ARPA del Lazio non ha solamente un fine repressivo,
ma soprattutto ha una finalità di prevenzione e stimolo nell’indirizzare le
spese a carico della collettività, prima che intervengano danni più seri e più
costosi.


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