Ci sono i voti, servono i capi
8-1-2024
Politica
Ci sono i voti, servono i capi
La Amici è un deputato improponibile. Per non parlare di Ciarrapico e Conte…
Nello scrivere larticolo di ieri sulla vicenda del consigliere Giovanni Di Giorgi
mi è sfuggito più volte lerrore di confondere il Pd (sta per Partito
democratico) con il Pdl (sta per
Popolo della libertà).
Ero uno rigoroso con le sigle e con
i partiti, potevo descrivervi anche
le differenze tra un congresso e
un altro del Psdi (i socialdemocra-
tici). Sapevo tutte le questioni del
Pdium (il partito democratico di
unità monarchica).
Ora non mi entrano nella testa
questi due soggetti politici, mi
sforzo ma non ci riesco.
Ad esempio nel Pd, quello di
Veltroni per intenderci, a Latina
chi comanda? Chi sono i dirigenti, con chi dobbiamo prendercela
per capire questa sconfitta in
provincia? È colpa di Di Resta,della Amici o
di Moscardelli? Chi sono gli
avversari di questi?
Quando il Psi di De Martino scese
sotto il 10% dei consensi, gli
autonomisti di Nenni misero in
campo Craxi. Ora se Amici,
Moscardelli, Di Resta sono i
responsabili di questo andamento
elettorale chi li sostituisce, chi li
contesta?
Possibile che in questo partito
non ci sia uno in grado di
dissentire, ma sarebbe il
massimo, ma semplicemente di
dire qualche cosa. De Marchis,
Anzalone e Visari che sono zombie?
Avranno qualche cosa da dire visto
che non hanno contato nulla nelle
candidature e chi ha contato ha
palesemente sbagliato. Sono uomini o quaquaraqua? Hanno midollo. Hanno dignità. Hanno organizzato una contestazione verso lAmici la
più inutile parlamentare del mondo
ma confermata loro malgrado,
nominata deputato a loro sfregio,
sui loro voti? Dallaltra parte nel Pdl
possibile che nessuno si senta offeso di avere ora Conte e Ciarrapico in
Parlamento, che, liberi da problemi
elettorali, aprano un fronte di confronto, scontro con i romani.
Possibile che nessuno si senta in
dovere di chiedere un chiarimento,
la resa dei conti? Possibile che nessuno sollevi il problema del parassitismo politico di questa gente che
ha preso un posto in Parlamento per
il lavoro di altri: Fazzone, Cusani e
Zaccheo? La vittoria nasconde tutto
con la sua luce, ma dopo la festa
torna la politica. Ciarrapico e Conte
sono un cancro con le metastasi del
Popolo delle Libertà. Un partito che
ha il compito, perché questo si è
dato, di cambiare il paese non può
non marginalizzare il parassitismo
della politica. Cusani si è fatto paladino dellautonomismo pontino, sia
conseguente. Questa provincia si
trova nelle stesse condizioni economiche e sociali del Nordest, esprime
nel centrodestra lo stesso malcontento e consenso politico, manca il
suo Bossi, manca il suo Lombardo.
Anche qui paghiamo molte più tasse
di quante risorse statali riceviamo,
anche qui siamo stufi di essere
munti dai romani. Anche qui non
abbiamo bisogno dei viceré nominati da Roma, la Capitale è ladrona
tanto quanto Bergamo. Se non
alziamo il tiro, se questo spazio politico non viene coperto saranno altri
i protagonisti del domani di questa
provincia. Oggi è il momento di trovare i leader per i prossimi 20 anni,
servono uomini con la schiena dritta. Bossi non ha paura di dire la sua
a Berlusconi, a Fini. Il capo è il più grande, ma non può avere sempre
ragione e noi segnaliamo due errori
del capo: Ciarrapico e Conte. Chi
non lo fa, non serve il Popolo delle
Libertà, non serve se stesso né
rende un buon servigio a
Berlusconi.