Conferenza dei sindaci per la riduzione delle bollette
8-2-2024
Economia
Conferenza dei sindaci per la riduzione delle bollette
Acqualatina, la protesta questa volta parte dal sindaco di Cori Tommaso Conti
Al più presto la Conferenza dei Sindaci per decidere la riduzione delle bollette Acqualatina, è quanto chiede il primo cittadino di Cori Tommaso Conti.
Lultimo Consiglio provinciale aveva, infatti, accolto la richiesta avanzata dai capigruppo del Pd, Enzo Eramo, e della FdS, Fausto Nuglio: ridurre le bollette dellacqua, per gli utenti dellATO4, quanto meno in riferimento a tutto il periodo di durata della questione arsenico.
Unistanza peraltro sostenuta da Armando Cusani che, in quanto presidente della Conferenza dei Sindaci, si era impegnato a portate la proposta in assise.
Ad oggi non vi è stata alcuna convocazione della Conferenza per discutere di questo argomento, in compenso stanno arrivando le comunicazioni di Acqualatina con le quali il gestore idrico informa che per il 2011 la tariffa presenta un aumento del 6,5% rispetto a quella del 2010: il 5% è laggiornamento previsto dalla Convenzione per garantire la copertura nel tempo del piano degli investimenti previsti, oltre i costi di gestione e manutenzione della rete e degli impianti gestiti; l1,5% è invece lindice di inflazione programmata per il 2011.
In grassetto Acqualatina evidenzia anche che il ritocco annuale è di pochi euro e dunque di esigui centesimi di euro al giorno.
A parte il fatto che gli investimenti non hanno riguardato tutto lambito territoriale, dato che le reti idriche sono in gran parte quelle ereditate dalle precedenti gestioni e che pochi euro o centesimi di euro possono fare la differenza in periodi di crisi, resta il fatto che è una battaglia di principio: è necessario risarcire i cittadini che in questi anni hanno bevuto acqua allarsenico, cominciando proprio da uno sgravio sulle bollette.
Come Comune, si riconosce limpegno del gestore nella risoluzione di questo problema, ma trattasi di un atto dovuto a necessaria garanzia della tutela della salute del cittadino, sul quale non possono e non debbono essere anche scaricati i costi delloperazione.
Chiediamo pertanto di ridurre i costi in bolletta per le famiglie di almeno il 50%, a partire dalla data di pubblicazione della decisione della Commissione Europea di negazione della deroga, fino a quando non verranno ripristinate le normali condizioni di potabilità dellacqua delle condotte pubbliche in tutto il territorio di riferimento (ATO4).
Aumenti tariffari gonfiati e del tutto immotivati vi sono già stati: + 40% dal 2004, che si sommano al + 136% considerando laumento medio in seguito al passaggio dalle vecchie gestioni, erano ingiustificati a fronte della scarsa qualità del servizio reso agli utenti, e lo sono ancor più a fronte della questione arsenico dilagata in gran parte della nostra provincia negli ultimi mesi.