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8-2-2024

E’ andato praticamente deserto, il tavolo di concertazione organizzato quest’oggi dalla provincia di Latina sul caso Nexans, per l’assenza dell’azienda, della Regione Lazio, del Comune di Latina e della Camera di Commercio. L’incontro era stato richiesto, nei giorni scorsi dal sindacato Confederale per valutare insieme ipotesi concrete di rilancio del sito e dell’area che, fino a pochi anni fa, ha ospitato le produzioni della multinazionale francese. Questo dopo che Comune e Provincia di Latina avevano dato parere favorevole al piano di bonifica proposto dalla società, che rimette in moto una vicenda sulla quale, ormai nessuno sembrava più interessato, se non i lavoratori per i quali, dal marzo 2013 scaduto il lungo periodo della cassa integrazione, si è aperta la mobilità e la strada della disoccupazione. ” L’assenza della Nexans al tavolo di discussione è un atteggiamento decisamente da condannare” commenta Roberto Cecere Segretario Generale della Femca Cisl di Latina” perchè vengono snobbati i lavoratori ed i loro diritti e, soprattutto, viene ignorato un verbale di accordo, sottoscritto in Regione Lazio nel marzo 2013, che prevedeva esplicitamente il coinvolgimento dei lavoratori ex Nexans nei lavori di bonifica del sito. Proprio da questo, come sindacato, è partita la nostra richiesta urgente d’ incontro alle istituzioni e azienda”. Forte la delusione espressa dai tanti lavoratori che sostavano in Via Costa, che si sono sentiti traditi ancora una volta perchè, a suo tempo, si erano fidati di un accordo sottoscritto dalla Regione e dall’Azienda che parlava di ricollocazione, di corsi di formazione, di un piano industriale capace di creare nuova occupazione. Tutto ciò non si è mai realizzato.
In questo ha giocato molto l’atteggiamento di Nexans che ha sempre scaricato, su non meglio identificati ritardi che stavano subendo i lavori di bonifica del sito, lo slittamento di un piano industriale in grado di ricollocare i lavoratori rimasti ancora in cassa integrazione che, alla fine, sono stati posti in mobilità.
“Il continuo allungare i tempi sta creando una situazione assurda,” continuaCecere” poichè in questo modo Nexans tiene in ostaggio una intera Comunità che non ha altre aree industriali da poter utilizzare, mentre quella di Borgo Piave, con i suoi 35 ettari di superficie,i 14 capannoni e la grande palazzina uffici, potrebbe veramente essere messa al servizio di imprenditori decisi ad investire su Latina. “Un atteggiamento estremamente ambiguo da parte di Nexans del quale si è già avuto un assaggio quando, nel pieno della crisi della chiusura, il suo comportamento dilatorio ha fatto desistere alcune aziende interessate ad insediarsi nel sito, prime fra tutte la Vetreco che ha aperto a Frosinone occupando decine di persone. Una condotta di chiusura totale, che ha tenuto fuori anche il sindacato da quella parte della vicenda, mentre la società avrebbe dovuto onorare la propria firma negli accordi e convocare le parti per trovare le migliori soluzioni, nell’interesse dei lavoratori rimasti disoccupati e dell’intera Città. Intanto il dott. Silvio D’arco, già Assessore al Lavoro della Provincia, ha convocato una nuova riunione del tavolo di concertazione per giovedi 26 giugno alle ore 15.00 in Via Costa, con la speranza che questa volta Nexans, istituzioni e rappresentanti dell’imprenditoria non facciano mancare la loro presenza.


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