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8-2-2024

Fiaip Latina tira
le somme di un’annata immobiliare vissuta pericolosamente. Una prima parte
ancora difficile, alle prese con una perseverante recessione in cui gli
indicatori facevano segnare una contrazione dei prezzi sia del residenziale sia
del commerciale. Il primo trimestre si apriva infatti con un quadro nel
complesso debole, evidenziando come fosse salito al 70,5 per cento (dal 68,2
del sondaggio di ottobre 2013), la quota di agenti immobiliari che segnalava
una diminuzione dei prezzi di vendita.

«L’apertura del
2014 – conferma il presidente latinense Santino Nardi -, aveva effettivamente
fatto registrare un calo medio dei prezzi per quanto riguarda le abitazioni. Quello
non residenziale aveva inoltre registrato una flessione ancora più marcata, con
una diminuzione percentuale negativa in relazione al numero di compravendite
che varia dal 27,60% per i capannoni, al 26,71% per i negozi, fino a circa il
25,67% per immobili ad uso ufficio».

Un cocktail
micidiale, insomma, tra crisi perdurante, stretta creditizia sulla mutualità
concessa dalle banche, esagerata pressione fiscale sugli immobili e false
aspettative da parte dei proprietari-venditori, ancorati ai valori di mercato del
2007 oggi assolutamente non più realizzabili, che hanno contribuito ad
immobilizzare il mercato generando confusione in un quadro sin troppo
caratterizzato da un chiaro eccesso di offerta».

Ma se il primo
semestre è stato abbastanza sconfortante, qualche timido segnale di ripresa si
è potuto avvertire nell’ultima metà dell’anno, e proprio dall’estate e dal
mercato turistico si è cominciato ad apprezzare il cambio di rotta. Dopo un
inizio di stagione da brividi, non solo meteorologici, il sospirato arrivo
dell’anticiclone ha rischiarato almeno parzialmente il panorama delle locazioni
per le seconde case sul litorale. «Stendiamo un velo pietoso su giugno e
soprattutto luglio -dichiarava Anna Risi, agente Fiaip di Sabaudia -, ma il sospirato
arrivo dell’estate “vera” ha rianimato lo scenario, rimpolpando il numero dei
bagnanti forestieri fino a portarlo sui livelli del 2012, con prezzi che hanno
tenuto abbastanza facendo registrare un ribasso massimo valutabile attorno al
-5%. Anche da Sperlonga echi positivi, come riferisce Michelangelo Di Vito,
storico agente Fiaip operativo nella perla tirrenica: «La crisi ha imposto un
cambio di mentalità: dal cliente che affittava per un mese siamo passati alla
frammentazione per settimane. Ciò ha comportato uno sforzo maggiore da parte di
proprietari e professionisti della mediazione, ma in compenso ha spalancato le
porte dei mercati stranieri, da dove sono arrivati in massa vacanzieri
interessati al periodo breve. Ed è stato un ottimo paraurti per respingere la
recessione, facendo sì che il fatturato complessivo non calasse».

Conferme arrivano
anche da Terracina, da dove il delegato nazionale Fiaip per il Turismo,
Salvatore Meneghello, ribadisce il trend positivo per quanto concerne le
compravendite turistiche: «L’aumento di credibilità che il nostro Paese sta faticosamente
cercando di conquistare sta contribuendo a un ritorno degli investitori
stranieri».

E i dati di
settembre parlano di una timida ripresa anche nel residenziale cittadino, con
una crescita complessiva della domanda (+5%). «Il mattone non ha ancora
imboccato la via della ripresa stabile – sostiene il presidente provinciale Fiaip
Santino Nardi -, ma il clima di maggior fiducia e di propensione al risparmio e
all’investimento nel mattone viene sottolineato dall’analisi autunnale Fiaip
che asserisce come la clientela pontina si stia riavvicinando all’acquisto
immobiliare con un ritrovato approccio positivo al mercato. Altro dato
confortante è la diminuzione della “forbice” tra prezzo richiesto e prezzo
offerto (entro il 10%), frutto di un ancor timido allineamento dell’offerta
alla domanda gran parte della quale resta “sospesa” di fronte alla rigidità dei
valori immobiliari che stentano ad adeguarsi al “repricing” in corso in tutti i
segmenti del mercato. In aumento anche il numero delle richieste di locazioni
(+4%) per le famiglie con figli e i single, nonostante la crisi economica non
abbia influito in modo significativo sulla riduzione dei prezzi delle
locazioni.

Ed anche gli
Istituti bancari sembrano aver finalmente allentato un po’ i cordoni. «In
particolare nel terzo trimestre 2014 – riprende Nardi -, se la domanda di
prestiti da parte delle imprese è tornata a flettere, quella di mutui per acquisto
abitazioni è invece, aumentata. E i dati finali 2014 dovrebbero consolidare la
tendenza, chiudendo in positivo sia le richieste di finanziamenti da parte
delle imprese sia quelle di mutui dei privati».

«I mutui alle
famiglie latinensi per l’acquisto delle abitazioni – gli fa eco Pietro Baglio,
delegato al credito del direttivo Fiaip – crescono nei primi dieci mesi del
2014 del 10/15% rispetto al corrispondente
periodo 2013, grazie anche a nuove campagne promozionali a seguito delle quali
sono stati immessi sul mercato prodotti più concorrenziali, sempre nell’ambito
delle giuste politiche del credito degli Istituti bancari volte a una riduzione
spread sui mutui, con conseguente diminuzioni oneri per i futuri
mutuatari».

«Il mercato del
credito, specialmente in Italia è condizionato da una situazione politica
economica ancora troppo instabile – conclude Nardi -, questo influisce
notevolmente sullo sviluppo della tanto sospirata crescita economica. Altro
importante fattore è l’andamento del mercato del lavoro: per poter accedere a
un finanziamento, i clienti devono mostrare alla propria banca una spiccata capacità
al risparmio e una situazione economico- finanziaria stabile, di questi tempi
non sempre facile da dimostrare. Terzo fattore da correggere è l’insostenibile
pressione fiscale sull’immobile: occorre che il governo allenti la presa
tributaria sulla casa, e si convinca finalmente che, se riparte l’immobiliare,
riparte l’Italia!».


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