Parvapolis
8-3-2024
Paradossale.
Altro aggettivo non riusciamo a trovare per commentare la situazione della Roma
Latina, l’autostrada attesa da decenni e a più riprese promessa e ripromessa
dalle giunte regionali di destra e di sinistra e da vari governi ed ora di
fatto congelata dall’esecutivo Renzi che non la ritiene meritevole di rientrare
tra le opere prioritarie e strategiche per il paese. Così come stucchevole
appare il tentativo di rassicurare i cittadini da parte di quegli esponenti del
Pd, il senatore Claudio Moscardelli su tutti, che continua a dire che l’opera
si farà e che la sua esclusione dalla citata lista è ininfluente. Certo è che a
questo punto lo stop era davvero inatteso: ricordiamo che non solo esiste un progetto
definitivo e che sono stati stanziati 600 milioni di euro, ma che soprattutto è
in corso una gara d’appalto con buste già aperte e due colossi delle
costruzioni a livello europeo hanno assicurato la propria disponibilità a
realizzare l’opera con progetto di finanza. In sintesi occorreva solo scegliere
tra i due gruppi, decidere quale offrisse le condizioni migliori, per aprire i
cantieri con tempi piuttosto rapidi. Invece è arrivata la bocciatura, tanto
improvvisa quanto immotivata. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti vuole
vedere il ministro Graziano Delrio per capire cosa è accaduto, magari con la
speranza di sentirsi dire che s’è trattato di un errore di trascrizione e che l’autostrada
si farà. L’importante è che la risposta sia chiara, che si sappia se la Roma
Latina verrà realizzata o cancellata per sempre, in modo magari di poter
studiare delle alternative. Che per inciso non possono essere la semplice
riasfaltatura dalle 148 Pontina come sta accadendo in questi giorni, ma
qualcosa di più sostanzioso come ad esempio una messa in sicurezza, quella tanto
agognata dalle associazioni dei costruttori laziali. Ma il senso di amarezza,
inutile negarlo, è forte insieme alla consapevolezza che delle esigenze dei
territori laziali a questo governo sembra davvero non interessare nulla.