Parvapolis
8-3-2024
Ampliamento delle capacità produttive, attenzione
alla sostenibilità, e alti livelli d’innovazione. Sono questi gli elementi che
caratterizzano il sito produttivo di Latina di Janssen, azienda farmaceutica
del Gruppo Johnson & Johnson, che negli ultimi anni sta vivendo una
costante evoluzione.
Lo
stabilimento, scelto per la produzione a livello mondiale del nuovo farmaco per
il trattamento dell’Epatite C simeprevir, è stato recentemente oggetto di un
investimento di 11 milioni di euro
che hanno consentito l’ampliamento della produzione. Grande attenzione è
stata riservata alla sostenibilità nei confronti dell’ambiente e del
territorio, attraverso l’introduzione di una linea di produzione di solidi di
granulazione “in continuo” per
la produzione dei farmaci. La nuova linea sarà dedicata inizialmente alla
produzione di un antidolorifico postoperatorio per il mercato internazionale e
successivamente avrà un utilizzo sempre più ampio e diversificato.
L’innovativo
sistema, che a pieno regime garantirà circa 1 miliardo di compresse l’anno, è considerato tra i più
avanzati processi produttivi mai utilizzati in ambito farmaceutico.
“È la prima volta che in campo farmaceutico viene
installata una linea di questo tipo, caratterizzata da elementi innovativi
importanti: produzione in spazi
contenuti, riduzione del consumo di energia elettrica, possibilità di
controllare in tempo reale i parametri chimici e fisici del processo di
sviluppo – ha affermato Luca
Russo, Direttore del Sito Janssen di Latina – Lo stabilimento di Latina sarà il primo al
mondo. Tutti questi aspetti consentiranno d’incrementare i flussi
produttivi, riducendo i tempi di produzione e aumentando la qualità del
prodotto.
Il polo di Latina è già stato oggetto,
negli ultimi cinque anni, di investimenti pari a 100 milioni di euro. Investimenti che hanno portato a un ampliamento
strutturale di 3.000 metri quadri e ad un aumento della capacità produttiva da
1,8 miliardi di compresse l’anno nel 2010 a 4 miliardi nel 2015. Il piano
prevede altri 80 milioni di euro nei prossimi sei anni, che porteranno la cifra
totale a 180 milioni di euro in dieci anni, dal 2010 al 2021.