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8-3-2024

Secondo Cgil, Cisl e Uil il Comune
di Latina rifiuta il confronto con il sindacato su trasparenza, sicurezza e
legalità degli appalti. Su equità fiscale e impiego dei fondi recuperati, con
la lotta all’evasione,  per la spesa
sociale.  

Due mesi e mezzo non sono bastati al
Dott. Barbato, Commissario Prefettizio del Comune di Latina,  per dare 
udienza  e convincersi a dare
seguito all’incontro con Cgil Cisl e Uil. 
Eppure i temi su cui si chiede il confronto sono urgenti e di generale
interesse, come la calmierazione dell’Imu per le attività produttive. Ne
beneficerebbero le aziende e, 
indirettamente, anche i lavoratori. Stesso discorso riguardo gli
appalti. Il sindacato sottolinea come gli enti locali siano i maggiori
committenti per l’edilizia. Chiedere più trasparenza vuol dire porre un argine
alle manomissioni delle gare, alle infiltrazioni mafiose, alla evasione
contributiva e più garanzie sulla sicurezza del lavoro. Tema altrettanto
delicato è quello della equità fiscale e della lotta all’evasione. Il sindacato
propone che sia data attuazione e slancio al protocollo con Comune,  Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
Un accordo che da considerare aperto alla partecipazione delle  forze sociali, analogamente a quanto è stato
già fatto  in centinaia di comuni in
Italia. Il ruolo  del Comune è   fondamentale per scovare gli evasori. Cgil
Cisl e Uil propongono che le risorse recuperate siano utilizzate per
incrementare i servizi  sociali per chi
ha più difficoltà, tra cui  le famiglie a
basso o nessun  reddito,  gli anziani con la pensione al minimo.   “Anche a Latina, c’è gran bisogno di
maggior solidarietà  – dicono i segretari
di Cgil Cisl e Uil – visto che, in provincia, 
la spesa sociale pro-capite è di 66 euro per abitante, la più bassa
della regione e  meno di un terzo di
quella di Roma ( 207 euro, dati Istat 2012). 
Lo stesso dicasi per la spesa per gli anziani. D’altro canto che la
provincia non sia ben governata  è
confermato anche dal report diramato da Svimez pochi giorni fa. I ricercatori hanno
sintetizzato ventiquattro parametri di efficienza del buon governo. Il
risultato è che Latina è ultima nel Lazio e al 71° posto in Italia, con un
indice pari a 0,52 , che è la metà della provincia meglio governata (Firenze).

 “Visto che i risultati sono questi è  necessario che le istituzioni locali della
provincia di Latina, il Comune capoluogo in testa, si aprano realmente alla
partecipazione e alla trasparenza della gestione,  al contributo dei cittadini e delle
formazioni sociali, concludono Cgil, Cisl e Uil.


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