Parvapolis
8-3-2024
La rilevanza che la stampa e la televisione hanno dato nelle ultime settimane al problema della rivalutazione delle pensioni, bloccata per gli anni 2012 e 2013 dalla Legge Monti-Fornero di Dicembre 2011, mettono finalmente in luce la giustezza e la correttezza delle posizioni assunte dallo SPI CGIL .
Il sindacato dei pensionati CGIL ha, fin dall’inizio (2012-2013) promosso ricorsi pilota e non un contenzioso generalizzato, nella consapevolezza che la questione poteva essere posta e risolta solo a livello di pronunciamento della Corte Costituzionale. Pronunciamento che, come è noto, si è concretamente verificato con la sentenza n. 70 del 30 Aprile 2015.
A seguito di questa sentenza il Governo promulgò il D.L. 65 del 21.05.2015 che applicò in modo parziale e limitato la Sentenza della CC, lasciando fuori in parte o in toto molti pensionati.
Anche in questa occasione, lo SPI CGIL ha avuto un comportamento serio e rigoroso, nel rispetto dei diritti dei pensionati ma nello stesso tempo ponendo grande attenzione a non recare loro ulteriori danni con la promozione di un contenzioso generalizzato, utile sicuramente a fare propaganda e a produrre utili agli uffici legali. Forte dell’esperienza fatta, lo SPI ha promosso di nuovo ricorsi pilota per impugnare il DL. 65, convertito nelle Legge 109/2015. Come previsto, la questione è stata nuovamente posta alla valutazione della Corte Costituzionale che dovrà nei prossimi mesi valutare la correttezza costituzionale della L 109/2015. In caso di pronunciamento favorevole, per i pensionati esclusi in parte o in toto dalla rivalutazione si determinano le condizioni concrete per acquisire gli importi dovuti per la mancata perequazione degli anni 2012 e 2013. Per alcuni pensionati si tratta di cifre interessanti sia in termini di adeguamento dell’importo mensile della pensione che di arretrati. Per non perdere il diritto a tali eventuali riconoscimenti economici è necessario interrompere la prescrizione dei termini quinquennale, che si verifica di fatto alla data del 31 dicembre 2016.
Lo SPI CGIL di Frosinone-Latina da circa 1 anno sta intervenendo attivamente nel territorio, mettendo a disposizione dei pensionati il modello di comunicazione/diffida da inviare all’INPS per interrompere i termini della prescrizione. L’invio della comunicazione predetta deve essere fatta dai singoli interessati.
Lo SPI CGIL è a disposizione nelle proprie sedi di Frosinone e di Latina di tutti i pensionati interessati.