Bretella sfilacciata

8-1-2024

Politica

Bretella sfilacciata

La storia recente delle iniziative per la realizzazione della agognata viabilità

Era un afoso 26 luglio del 2007 quando l’allora sindaco di Cisterna Mauro Carturan e l’allora sindaco di Valmontone Angelo Miele organizzarono una conferenza stampa in piazza Montecitorio a Roma per sensibilizzare alla realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone. Contemporaneamente iniziò una campagna pubblicitaria con maxi manifesti che recitavano: “Senza la bretella l’economia cala le braghe”. Sono quindi passati cinque anni durante i quali sono stati pochissimi i passi in avanti ed ancora oggi non sappiamo con certezza se e quando potranno essere aperti i cantieri. Nel frattempo le cose, tra Cisterna e Valmontone, sono andate in maniera decisamente diversa. In terra pontina la crisi economica è esplosa drammaticamente, con la chiusura di centinaia di aziende e di decine di multinazionali. I fattori della crisi sono molti, ma di sicuro ha influito la mancanza di collegamenti viari veloci che hanno di fatto isolato la provincia di Latina dal resto dell’Italia. A Valmontone invece, dove l’autostrada c’è, alla realizzazione dell’outlet più grande della penisola ha fatto seguito l’apertura del parco giochi Magicland. Risultato? Migliaia di giovani hanno trovato lavoro ed il tasso di disoccupazione è vicino allo zero. Potremmo a lungo disquisire sulle differenze qualitative degli amministratori dei due territori, ma a fare la differenza è stata certamente la presenza delle strade. La viabilità è progresso, è economia, è benessere. Il neo nato comitato per la Roma-Latina e la Capoverde-Cisterna-Valmontone ha chiari connotati politici ma ha anche un pregio: quello di non abbassare la guardia rispetto un tema di così grande importanza. Non deve sfuggire a nessuno che questo progetto non può fare la fine di tanti altri (porti, centri intermodali, stazioni termali, aeroporti) se vogliamo davvero sperare di far tornare il benessere sul territorio pontino. E’ una “conditio sine qua non”, la base da cui far ripartire le ambizioni per il futuro. Per questo appoggiamo il comitato e tutti gli enti che vorranno impegnarsi allo scopo.


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