Parvapolis
8-1-2024
Maurizio Lucci ha ringraziato nella notte di ieri i suoi elettori a bordo di un pullman che, partito alle 21,00 da Piazza del Comune a Sabaudia, ha prima fatto il giro del centro cittadino, poi ha toccato le frazioni periferiche, terminando la sua corsa a San Donato, il suo borgo, quello che gli ha tributato un vero e proprio plebiscito, dove la festa si è consumata in abbondanti libagioni tra il tripudio generale. Per i prossimi cinque anni Lucci sarà ancora il sindaco di Sabaudia, grazie al suo appeal, grazie alla sua capacità di “acchiappare voti a destra e a manca. Gambe in resta e chilometri su chilometri macinati senza soluzione di continuità, raggiungendo ogni angolo del territorio, ogni casa anche la più sperduta e nascosta sia del capoluogo che dell’hinterland comunale. Così in vista del primo turno, così al ballottaggio. Un vero e proprio “animale da campagna elettorale”. Tenace, instancabile, estremamente convincente. Questo in massima parte il segreto del suo successo, semplicemente impronosticabile alla vigilia quando, alla definizione dei cartelli elettorali, balzarono agli occhi le mastodontiche dimensioni della macchina attrezzata dal suo avversario principe. Giovanni Secci aveva reclutato nella sua coalizione tre civiche, più una lista di partito. E che partito! Quella del Popolo della Libertà, notoriamente la più gettonata dai sabaudiani, in ogni consultazione sia nazionale che territoriale. A lui, all’ex vice sindaco che aveva dato il là alla bagarre che aveva portato alle dimissioni di Lucci nell’autunno scorso, la federazione provinciale aveva preferito concedere la bandiera del Pdl, con la benedizione del presidente pontino, Armando Cusani e del senatore Claudio Fazzone. Di contro un Lucci forte dell’appoggio di appena due formazioni: Lucci Sindaco e Fratelli d’Italia. Una lotta impari, a detta di molti per non dire di tutti. I primi sinistri scricchiolii in casa Secci si sono cominciati ad avvertire allo spoglio della prima tornata. Solo poco più di 400 voti a dividere i due antagonisti, nonostante lo schieramento delle forze in campo: Il 30,20% per Secci, il 26,25% per Lucci. Percentuali guarnite di un dato molto importante: gli oltre 200 voti raccolti in meno da Secci rispetto al totale delle liste del suo raggruppamento. La partita si riequilibrava. Nei giorni precedenti il ballottaggio, il coordinatore locale del Pdl giocava la carta apparentamento, arruolando la civica VivaSabaudiaViva di Roberto Bordignon, detentrice di uno stuzzicante 8,90%. Una mossa che si rivelava ininfluente sull’esito del voto, forse addirittura una sorta di autogol. Perchè, anche se non ufficialmente, spingeva alcuni dei candidati sindaco, rimasti esclusi dal testa a testa, a dirottare su Lucci i consensi personali accumulati il 26 e 27 maggio. Portando ai numeri maturati nelle prime ore del pomeriggio di ieri. In virtù dei quali, il nuovo consiglio comunale di Sabaudia sarà così composto: sindaco Maurizio Lucci; consiglieri di maggioranza: Vincenzo Avvisati (316 voti), Piera Polisena (233), Felice Pagliaroli (224), Marilena Gelardi (196), Marco Bertolissio (179), Carla Marchionne (175), Antonio Zeoli (162) (lista civica Lucci Sindaco), Piero Giuliani (229), Paola Moretto (166) e Renato Bianchi (133) (Fratelli d’Italia). All’opposizione vanno Giada Gervasi e Vito Di Ventura rispettivamente candidati sindaci di Cittadini al Lavoro e della coalizione L’Opportunità, Salvatore Schintu dei Moderati per Sabaudia Scelta Civica e i pidiellini Giovanni Secci, Luca Mignacca ed Emmanuele De Piccoli (169) o Marcellino Pastore (163) i cui voti saranno oggetto di riconteggio. Per quanto riguarda la squadra di governo tutto ancora tace, anche se si sussurra di Marilena Gelardi alla carica di vice sindaco e di Felice Pagliaroli riconfermato alle Politiche Scolastiche.