Parvapolis

8-1-2024

Riceviamo e pubblichiamo

Apprendiamo dalla stampa locale che sono state iscritte nel registro degli indagati 14 persone che, per la maggior parte, fanno parte della Giunta Comunale di Latina, per varie ipotesi di reato, legate alle indagini della Procura circa la variante approvata dalla Giunta con la delibera 359 del 12 luglio 2012. Si tratta di una vicenda relativa a 24 appartamenti in costruzione a Borgo Piave, una colata di cemento che certo non passa inosservata, il cui proprietario risulta essere il consigliere Malvaso.
A tale proposito RinascitaCivile non può tacere il proprio sdegno rispetto a una vicenda inquietante così come è emersa da tutti gli articoli pubblicati sulle varie testate di Latina. Ovviamente essendo in corso un’indagine da parte della Magistratura ci riserviamo di esprimere giudizi assoluti solo a conclusione delle indagini, nel rispetto della dignità di ogni persona coinvolta.
Da quanto si apprende dalla stampa si tratta di una variante che ha permesso di aumentare la cubatura da 2900 a ben 9000 metri cubi, a vantaggio della Piave Costruzioni srl che, come pubblicato su tutte le testate locali, risulterebbe essere di proprietà dello stesso consigliere Malvaso. Nessuno sapeva che il proprietario di quei terreni era il consigliere Malvaso? Che a lui sarebbero andati i benefici di quanto si deliberava? Leggendo i giornali ci chiediamo ancora come sia stato possibile che il presidente della Commissione, Ivano Di Matteo, assente, fosse sostituito proprio da Vincenzo Malvaso? E’ stata una svista?
L’esposizione della bandiera di Forza Italia nel cantiere in costruzione rappresenta poi la sintesi dell’arroganza del potere e il simbolo dell’assoluta mancanza di rispetto per i cittadini della nostra comunità. E da cittadini siamo rimasti basiti di fronte all’ennesima mancanza di senso etico ed al danno di immagine che viene recato alle Istituzioni.
C’è una questione morale che non può passare sotto silenzio.. ma forse questo è un problema tutto italiano, irrisolto, che si è incancrenito e ha trascinato il nostro Paese alla deriva, smarrito il senso etico, nella confusione generale, tutto pare essere permesso a suon di privilegi e diseguaglianze, e tutto viene taciuto.
E’ nostro dovere e diritto chiedere le dimissioni degli indagati dove non fossero chiarite le responsabilità politiche di chi ha preso decisioni senza rispettare i valori dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e del bene comune. Chiediamo con forza di onorare le Istituzioni, di considerare i valori che devono essere alla base della vita civile come l’unica strada per scuotere le coscienze, forse sopite.. distratte o semplicemente messe tacere dall’arroganza di chi si crede il padrone e vuole intorno a sé dei sudditi piuttosto che dei cittadini.

Il direttivo di RinascitaCivile


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