Parvapolis
8-1-2024
“Lo avevamo detto appena una settimana fa: il cambio della presidenza della Commissione Bilancio (dopo le dimissioni di Chiarato) si sarebbe dovuta effettuare dopo l’approvazione del bilancio (entro il 31 luglio) e non ora. La maggioranza, come diciamo ormai da mesi, non ha più i numeri per sostenersi. Questo pomeriggio, infatti, si sarebbe dovuto votare il nuovo presidente della commissione bilancio ma la maggioranza non aveva il numero legale per poter votare. Il numero legale si sarebbe raggiunto solo grazie alla presenza compatta del Pd che ha deciso, per l’ennesima volta, di uscire dall’aula e non fare la stampella di un governo ormai agli sgoccioli”. Questo il commento duro di Alessandro Cozzolino, capogruppo del Partito Democratico di Latina.
“Non capiamo il motivo per il quale questa maggioranza abbia deciso di cambiare la presidenza della Commissione Bilancio proprio nel periodo in cui si dovrebbero studiare le carte del bilancio da votare entro il 31 luglio – afferma Cozzolino -. Una situazione paradossale: con la maggioranza che non ha i numeri per votare il nuovo presidente ed un’opposizione che ancora non ha avuto l’opportunità di visualizzare le carte del bilancio ma è costretta a prendere notizie confuse e sommarie solo dagli organi di stampa”.
“Questo modo di operare disordinato e senza alcuna programmazione ormai costituisce una caratteristica della maggioranza guidata da Di Giorgi – conclude Alessandro Cozzolino -. Il risultato di questo cambio di presidenza sarà quello di creare confusione, di non dare tempo all’opposizione di studiarsi le carte e di votare un bilancio di tutta fretta senza aver chiaro il panorama e senza avere un’idea precisa degli investimenti/interventi da fare. Con il cambio della presidenza della commissione Bilancio siamo costretti a scrivere, ancora una volta, una brutta pagina della politica locale, con la maggioranza impegnata a mantenere intatti degli equilibri interni piuttosto che programmare ed investire sulla città. Una pagina vergognosa che fa ricadere sulla stessa maggioranza tutta la responsabilità del prossimo bilancio che si voterà entro il 31 luglio. Il Partito Democratico si dissocia da questo modo di operare e non metterà a disposizione i propri consiglieri per raggiungere il numero legale utile a portare a compimento l’ennesimo gioco di poltrone di questa maggioranza”.