Tres Tabernae, un tesoro nascosto

8-3-2024

Eventi & Cultura

Tres Tabernae, un tesoro nascosto

I ricercatori sono sicuri: ci sono strutture sepolte non ancora rinvenute…

Tres Tabernae, un tesoro ancora nascosto. È quanto emerso nel convegno tenuto lo scorso venerdì, 4 aprile, a Palazzo Massimo a Roma.
Il convegno, dal titolo “La viabilità legata al commercio in epoca antica e medievale” rientrava nell’ambito del progetto “Mercator – Le vie dei mercanti, le città dei mercati nel Mediterraneo”, nato all’interno del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III B-Medocc, che ha come capofila Heritage Malta e a cui partecipano la Regione Lazio (in particolare, l’Assessorato alla Cultura – Direzione beni e attività culturali – Area Cinema, audiovisivi e Programmi europei) insieme con altri partner stranieri (Spagna, Portogallo e Grecia, unitamente a Marocco e Libano, come osservatori dei Paesi Terzi) e italiani (Regione Liguria e Consorzio Pisa Ricerche).
Nel Lazio le indagini si sono concentrate su due esempi di viabilità commerciale: i resti del porto romano di Terracina ed il sito dell’antica statio romana di Tres Tabernae, nel comune di Cisterna di Latina
Le indagini in località Piscina di Zaino, dove si trova l’area archeologica di Tres Tabernae, sono state condotte lo scorso giugno da un team di geologi ed archeologi. La ricerca è stata diretta dalle dottoresse Angela Toro e Lorenza De Maria, mentre a capo dell’equipe di ricerca attualmente sul sito di Tres Tabernae erano Silvia Barbetta, Maria Bruno e Stefano Urbini. Il progetto ha visto il coinvolgimento della Regione Lazio e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con il coordinamento della Soprintendenza ai Beni archeologici del Lazio attraverso la dottoressa Nicoletta Cassieri.
Con l’uso di georadar, magnetometri ed altre sofisticate apparecchiature elettroniche ed informatiche, il gruppo di ricerca ha scandagliato la superficie di Tres Tabernae ed ha individuato la presenza di strutture sepolte non ancora rinvenute confermando così che l’area archeologica è in realtà ben più ampia di quella sinora indagata.
È quanto reso noto dagli interventi, durante il convegno, di Lorenza De Maria, Angela Toro, Marco Marchetti, Beniamino Toro, e Nicoletta Cassieri.
Il convegno che ha visto protagonista il sito di Tres Tabernae è andato, inoltre a coincidere con la notifica del decreto di esproprio dell’area con l’impegno nel bilancio pluriennale di 2.006.000 euro per l’esproprio e la messa in sicurezza dell’area per l’acquisizione al patrimonio pubblico e la successiva realizzazione di un parco archeologico attrezzato.


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