CGIL. Tasse Comunali: l’insostenibile fardello di ogni cittadino
8-1-2024
Politica
CGIL. Tasse Comunali: l’insostenibile fardello di ogni cittadino
La CGIL è fortemente critica nei confronti dell’amministrazione comunale circa “la quantità e qualità dei tributi gravanti sui cittadini, e che sono delle precise scelte di politica sociale”. Il sindacato in una sua nota evidenzia che “a tale proposito, attraverso esempi concreti, è facile dimostrare come le scelte fatte in questi anni dal Comune di Latina, siano assolutamente ingiuste nei confronti delle classi sociali più deboli, disoccupati e pensionati al minimo.
Partiamo da quanto paga di tasse ogni anno un lavoratore dipendente che percepisce un reddito annuo lordo di 32 milioni.
Detto lavoratore dovrebbe pagare allo Stato 6.920.000 lire di tasse, e credo che siamo tutti d’accordo nel sostenere che sono troppe.
Se però lavora da solo, ed ha moglie e due figli a carico, lo Stato ne tiene conto, e facendo una scelta di politica sociale un po’ più equa, gli consente di detrarre: 950.000 lire per detrazioni da lavoro dipendente, 962.000 lire per il coniuge a carico, 816.00 lire per i figli, in maniera che alla fine il lavoratore che ha dei carichi familiari paghi in meno rispetto a quello che paga un altro lavoratore che ha lo stesso reddito, ma non ha famiglia da mantenere.
Il cittadino, che risiede a Latina, deve sapere che nel 99 ha pagato lo 0,2% del proprio reddito al Comune, che nel 2000 pagherà il doppio, 0,4% che è l’aliquota massima applicabile dai comuni.
Ma è l’ICI che troviamo l’elemento vero d’ingiustizia. Infatti, chi risiede a Latina, e vive in un appartamento di proprietà di 90 m. quadrati (senza mutuo), con una renditas catastale di 742.500 lire, indipendentemente da quante persone è composta la sua famiglia, ed indipendentemente dal fatto che vi siano o meno più redditi nella stessa famiglia, paga solo di ICI 190.000 lire, in virtù di una scelta fatta dall’Amministrazione Comunale di applicare l’aliquota del 5% (la più alta tra quelle applicabili) uguale per tutti.
In verità uno sconto è previsto: per chi abita nel raggio di mille metri dalla discarica di Borgo Montello, a cui viene ripagato il disagio permettendogli di scalare 100 mila lire dalla quota ICI ogni anno. Come dire, che invece di eliminare la nocività, la monetizziamo”.