Mantegna manda ko Pisanti

8-2-2024

Sport

Mantegna manda ko Pisanti

Verdetto a sorpresa nel secondo memorial Parisi. Poi vince Marangiu

Luigi Mantegna mette ko Mario Pisanti dopo due minuti e cinquantotto secondi nel corso del primo round. E’ l’epilogo imprevisto nel match clou del secondo memorial Giovanni Parisi, organizzato dalla ASD New Generation Boxe e l’AS Parisi Boxe Italia. A Giuliamo di Roma, in provincia di Frosinone, il ceccanese ha sovvertito ogni pronostico, stoppando la serie positiva del peso piuma pontino, aspirante al titolo italiano. Stando alle premesse doveva essere un’ulteriore tappa di avvicinamento per Mario Pisanti (4+, 0) contro lo sparring partner Luigi Mantegna, dal record disastroso (16 –, 0), ma noto per andare difficilmente al tappeto. Per di più, mettendo in difficoltà avversari che rispondono ai nomi di Deidda, Fiorletta o Di Silvio. Invece quello che non ti aspetti. Il solito Pisanti, che parte con il piglio di chi è consapevole della propria forza e convinto, perché no, di poter gestire l’incontro a proprio piacimento. Un atteggiamento poco accorto del pugile ospite, che lascia troppo la guardia bassa. Mantegna si conferma tutto di un pezzo, incassa qualche colpo, non fa una piega. Attende l’attimo giusto. Ascolta dall’angolo il maestro Nando Barrale: deve colpire con il destro. Ed è il destro d’incontro, un gancio nel caso specifico, che si stampa sul mento di Pisanti, proiettandolo al tappeto. Silenzio sugli spalti, piuttosto affollati. “Stop” è l’unica cosa che si sente dire dall’arbitro Vincenzo Stipa, che poco più tardi confermerà di aver conteggiato fino a sette, prima di dichiarare Pisanti “out”. Affermazioni da accettare per fede, visto che la mimica di Stipa non lo lascia intendere. Fatto sta, che la sequenza è velocissima, tra il soccorrere Pisanti, evitare di farlo rialzare subito per evitare conseguenze più gravi e chiamare l’intervento medico. Nel frattempo, l’angolo della Terenzio Barrale esplode di gioia. Il maestro Nando Barrale, invade il ring” saltellando, tanto da essere subito invitato ad uscire fuori. Dall’altra parte, il maestro Fabio Giliberti ed il diesse della Parisi Boxe Roberto Montefusco chiedono spiegazioni. L’arbitro ha però deciso e all’alzata di mano il verdetto premia Mantegna.

Contento, senza trasparire comunque troppa emozione, Mantegna ripensa alla conferenza stampa della vigilia, ricordando le parole profetiche del maestro Nando Barrale: “Si era sentito una mia vittoria e se ce l’ho fatta è soprattutto grazie a lui. Mi consigliava di colpire con il destro e dopo aver tentennato ancora alcuni secondo, ho lasciato partire il gancio al momento giusto e nel punto giusto. La vittoria mi da più carica, in vista anche della prossima sfida, che affronterò con maggio ottimismo. La passione non mi è mai mancata, ma il tempo per l’allenamento in palestra è poco, dovendo conciliarlo anche con il lavoro. Questa serata la dedico a mio figlio”.
Un grande sospiro di sollievo per Nando Barrale: “Finalmente! Abbiamo battuto Pisanti che è molto forte. Adesso si può dire che è forte anche Mantegna. Ero sicuro che se Luigi mi avesse ascoltato, utilizzando il destro, ce l’avrebbe fatta. Prima o poi dovevano finire queste sconfitte, ci eravamo stancati a fare da sacco per gli altri”.
Morale scarico, ma voglia di ricominciare in Mario Pisanti, che come prevede il regolamento, dopo l’incontro è stato sottoposto alla TAC presso l’ospedale Umberto I di Frosinone, per valutare eventuali danni, che fortunatamente non ci sono stati. Soltanto 30 giorni di riposo obbligati, perché previsti dal regolamento. Poi nuova visita di idoneità: “Accetto la confitta, ma non il ko. Non c’era, avevo recuperato benissimo, potevo continuare l’incontro. Adesso ci riprendiamo, ci alziamo e ricombattiamo, perché non posso rimanere a pensare all’incontro con Mantegna. Sono convinto che potrei batterlo in qualsiasi altra circostanza, qualora accettasse la rivincita. Guardo avanti e miro in alto, al titolo italiano e non sarà questa sconfitta a fermarmi. Sicuramente da oggi in poi, imparerò a tenere la guardia più alta”.
Non la manda giù invece Mirko Parisi, presidente della AS Parisi Boxe Italia. “Il ko è merito di chi viene mandato dalla federazione ad arbitrare senza voglia. Stipa dove contare fino a dieci, per me non è arrivato nemmeno a quattro. Peccato perché così viene vanificato il lavoro di ogni giorno. Comunque faccio un grosso in bocca al lupo a Mario Pisanti e da sportivo un augurio a Luigi Mantegna. Cose come quelle di stasera, non devono però più ripetersi, sia da noi che in altre parti”.

Undici incontri tra dilettanti hanno fatto da contorno alla sfida Mantegna vs Pisanti. Tra questi, spiccava l’ultima volta per Eros Marongiu prima di diventare professionista. Il peso leggero idolo di casa, non ha tradito le attese davanti al proprio pubblico, ma se l’è vista brutta contro lo scomodo pugliese Giuseppe Bergantino, che a dispetto dei sette anni di inattività, è stato brillante fino alla terza ripresa. La decisione dei giudici ha dato ragione ai punti ad Eros Marongiu, sul cui volto erano ben impressi i segni della battaglia. “È stata dura, visto il valore dell’avversario e l’emozione dell’evento. Immaginavo di trovarmi di fronte un pugile molto forte. Ogni match d’altronde ha una storia a se. Ma d’ora in poi sarà ancora più dura tra i professionisti (si accaserà alla Parisi Boxe Italia). Se sono arrivato fino qui, debbo ringraziare soprattutto mio padre”. Negli altri dieci incontri tutte vittorie, di cui due prima del limite. Ai punti ha vinto anche l’altro Marongiu, Alex, cadetto, che nei gallo ha superato Amilcare Centra (Foggia). In casa Parisi sconfitte per la Tranelli e Naccarati, battutti rispettivamente dalla Margutti (Barrale) e Pulciani (AP Frosinone). Esordi per Andrea Marchiori (Nuova Audax Cisterna), Andrea De Luca (Terenzio Barrale) e Luigi Tortolani (Quadrini).


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