Terracina. Rifiuti e dintorni. Franca Maragoni (Laboratorio Politico): «Non si può risolvere un problema con la mentalità di chi l’ha creato»
8-1-2024
Politica
Terracina. Rifiuti e dintorni. Franca Maragoni (Laboratorio Politico): «Non si può risolvere un problema con la mentalità di chi l’ha creato»
«In questo momento della vita della nostra città, con la stagione balneare ormai iniziata, con la situazione di degrado e incuria sotto gli occhi di tutti, si possono incrociare alcuni dati e fare delle previsioni riguardo quello che ci aspetta nei prossimi mesi estivi, e nei prossimi cinque anni, riguardo rifiuti e dintorni. Si può a ragione usare questa locuzione in quanto il problema dei rifiuti racchiude in sé molti aspetti della cura della città e dei cittadini». Osserva Franca Marangoni (Laboratorio politico):
«LAspica ha sostituito la società Slia nella raccolta dei rifiuti, ma avendo lasciati inalterati i termini di detta raccolta nel disciplinare di convenzione (si lascia praticamente alla ditta la decisione di fare raccolta indifferenziata/differenziata con i soliti cassonetti o scegliere un altro sistema), nulla è cambiato per quanto concerne il ciclo dei rifiuti che continuano ad essere conferiti in discarica fino a quando per risolvere lemergenza non ci sarà proposto il termoinceneritore di casa nostra (lex Mira Lanza).
La raccolta differenziata dellorganico, offerta agli esercizi che trattano alimenti, come ad esempio i ristoranti, è fallita e si è interrotta perché il comune risulta insolvente nei confronti della ditta incaricata. Di tutto ciò gli operatori non ne erano al corrente per cui continuavano a differenziare diligentemente lorganico fino a che, visto il cattivo odore e il danno di immagine per le proprie attività, hanno dovuto correre ai ripari subendo anche le proteste degli operai che, dopo giorni di minacce, la società Aspica aveva mandato; gli stessi operatori inoltre, a fronte della situazione di precaria igiene ambientale creatasi, hanno dovuto a proprie spese, e occupandosene personalmente, bonificare tutta la zona circostante; e questo quando i commercianti si sentono responsabili nei confronti dellambiente e dei propri concittadini; in alcune zone, invece, come ad esempio la zona delle Arene, la presenza di supermercati, due pescheria e grandi rivendite di frutta e verdura, rendono laria irrespirabile, soprattutto per i residenti, e il percorso a piedi decisamente insopportabile, essendo inoltre una zona vicina al mare dove il flusso di pedoni è notevole.
La raccolta dei cartoni è fallita per la riluttanza della società incaricata a ritirarli regolarmente e la scarsa informazione nei confronti dei commercianti interessati alloperazione; eppure questi interventi allinizio avevano portato la raccolta differenziata in città di poco oltre l1%!!
Non ci si può fermare tuttavia a considerare il disgusto che si prova a circolare nelle strade della nostra città per la vista dei cumuli di immondizia e lodore nauseabondo che i cassonetti emanano; occorre ricordare che i rifiuti organici richiamano animali infestanti e pericolosi come topi e scarafaggi i quali rappresentano un rischio elevato per la salute dei cittadini essendo vettori di numerose malattie infettive.
Einstain diceva che non si può risolvere un problema con la mentalità che lha creatoe quindi aldilà di deboli speranze alimentate dal fatto che il nuovo assessore è vicino ad una associazione ambientalista il cui rappresentante nazionale, Paolo Colli, in una manifestazione organizzata tempo fa a Terracina proprio dal neo-assessore Di Gregorio, prese pubblicamente posizione a favore di un obiettivo rifiuti zero da raggiungere con la raccolta differenziata spinta, per il resto vediamo una pericolosa continuità che inevitabilmente produrrà gli stessi risultati che sono sotto gli occhi di tutti; per cui ci chiediamo: quali speranze ci sono di vedere considerato il problema dei rifiuti come pericoloso per la salute dei cittadini e compromettente la gestione del sistema turistico, già in agonia, se continuerà ad occuparsene la stessa persona (Serra), per di più con un doppio incarico, assessore e vicesindaco? Come pensiamo che le finanze della città possano uscire dalla situazione attuale in cui nessuno ci offre più servizi perché il comune ha contratto debiti a destra e a manca senza avere la possibilità di pagarli, se si offre al responsabile la bilancio e finanze della passata amministrazione (Giuliano Masci) addirittura il ruolo di city manager, per di più profumatamente pagato (così le spese aumenteranno ulteriormente)?
Siamo sicuri che, quando in campagna elettorale Nardi parlava di continuità, intendesse questo; quello che sfugge è perché associasse questo concetto a quello di innovazione e soprattutto perché abbia speso soldi per far stampare manifesti, regolarmente incollati sui cassonetti stracolmi di rifiuti, dove si annunciava finalmente Terracina è una città pulita».