Consiglio Provinciale: in primo piano la Mucca Pazza
8-1-2024
Politica
Consiglio Provinciale: in primo piano la Mucca Pazza
È stata la discussione sulle interrogazioni, mozioni ed interpellanze a caratterizzare ieri la seduta del Consiglio Provinciale.
Il punto sicuramente di più stretta attualità è stato quello relativo al caso Mucca Pazza, con l’Assessore all’Agricoltura, Enrico Tiero, che ha relazionato l’assemblea su quanto finora fatto dalla Provincia e, più in generale, sulle possibili soluzioni delle specifiche problematiche del nostro territorio.
Tiero ha ricordato come la Provincia, pur non avendo competenze dirette in materia, ha assunto un ruolo attivo sulla questione «allo scopo di potere garantire agli allevatori pontini il massimo dell’appoggio possibile in un momento tanto delicato».
Un ruolo che si è esplicato con la convocazione di un Tavolo Verde allo scopo di tenere contatti con tutto il mondo imprenditoriale del settore e, dall’altra parte, con la Regione Lazio.
Tiero ha quindi riferito al Consiglio in merito all’esito del Tavolo Verde di martedì scorso. «Un incontro – ha detto – che è servito per cercare di individuare tutte le iniziative utili a salvaguardare la salute dei consumatori e per dare agli allevatori pontini – oggi tanto penalizzati – la nostra solidarietà. Una solidarietà dovuta perché in tutta questa vicenda ritengo che la prima cosa da fare sia quella di evitare inutili allarmismi. La situazione certo è difficile, ma proprio per questo s’impongono a noi tutti, per le responsabilità che ci competono, capacità di analizzare a mente fredda la situazione, evitando soprattutto di criminalizzare ingiustamente chi opera nella piena legalità. E sto parlando di un settore vitale per l’economia provinciale. Bastano poche cifre per farcelo capire: da dati dello scorso anno forniti dalla Camera di Commercio, si evince come in terra pontina vi siano più di 60 mila bovini dei quali oltre 40 mila sono vacche sopra i due anni di età, tra riproduttrici e vacche da latte. Le aziende di allevamento presenti sul territorio sono quasi duemila, con una produzione di quote latte che superano abbondantemente i due milioni e duecentomila litri.
Sono dati di gran lunga superiori a quelli di tutte le altre province laziali, fatta eccezione per quella di Roma. E allora è necessario offrire al mercato una immagine di sicurezza e garanzia che è quello che i consumatori oggi ci chiedono».
Ha quindi ricordato come in merito al problema della difficoltà di smaltimento delle carcasse di animali morti, sia stato raggiunto in Prefettura, un accordo con la ILSAP di Borgo San Michele che attende ora di essere definito nei dettagli ed ha ribadito la posizione della Provincia: «Siamo favorevoli all’utilizzo dello stabilimento di Borgo San Michele, a condizione che siano messe in atto idonee garanzie per la popolazione che spesso ha pubblicamente protestato per le disagiate condizioni ambientali».
I consiglieri intervenuti (Redi, Cappelli, Ricciuti, D’Arcangeli e Mattei) hanno tutti sostanzialmente riconosciuto l’impegno della Provincia. Da parte di Redi e Cappelli si è posto anche l’accento sulla necessità di una eventuale soluzione legata all’ILSAP che tenga conto delle esigenze della popolazione di Borgo San Michele, mentre Ricciuti – che ha parlato non solo come Consigliere provinciale, ma anche come rappresentate di categoria – ha sollecitato una soluzione che possa preservare l’allevamento nostrano.
Tra le altre interrogazioni discusse si segnalano quella dei gruppi di minoranza in merito alla riorganizzazione dei Centri per l’Impiego (l’Assessore Mirabella ha garantito la volontà dell’Ente di “salvare” i centri di Terracina e Aprilia), quella di Alleanza Nazionale sullo stato di degrado della S.P. Litoranea tra Fogliano e Borgo Grappa (l’Assessore Maracchioni ha assicurato un rapido intervento, che però potrà iniziare solamente dopo che saranno terminati i lavori che la Telecom inizierà tra pochi giorni) e quella del capogruppo di FI, Martelli, in merito alle procedure inerenti il rilascio del vincolo idrogeologico.