Cisterna. Bretella, promessa non mantenuta. Mauro Carturan: «Il Governo ha fatto la sua parte. È la Regione che non finanzia l’opera»

8-1-2024

Politica

Cisterna. Bretella, promessa non mantenuta. Mauro Carturan: «Il Governo ha fatto la sua parte. È la Regione che non finanzia l’opera»

Il Governo ha fatto la sua parte, è la Regione Lazio che non crede nella Bretella Cisterna-Valmontone, continuando a non finanziare l’opera.
È questo, in sintesi, il messaggio e la dura censura emersa dalla conferenza stampa all’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio a Roma.
Il Sindaco di Cisterna di Latina, Mauro Carturan, dopo la battaglia combattuta con megaposter e lo slogan “Senza Bretella l’economia pontina cala le braghe” che portò l’inserimento del raccordo autostradale tra le grandi opere del Governo Berlusconi, torna a distanza di sei anni a tuonare contro chi in questa opera vitale per l’economia pontina ma più in generale del Lazio meridionale, ancora non crede e soprattutto non investe risorse.
“Noi siamo un piccolo comune, continuamente alle prese con le ristrette risorse finanziarie e con il patto di stabilità – ha detto Carturan – ma all’importanza di quest’opera ci crediamo da sempre e per questo, ancora una volta, abbiamo deciso di fare un grande sacrificio economico e dare vita ad una seconda campagna di sensibilizzazione istituzionale e popolare”.
Nella corso della conferenza stampa, infatti, sono stati presentati i nuovi poster affissi da quest’oggi a Roma nei pressi delle sedi della Regione Lazio, Eur, via della Pisana, via Flaminia ed altri importanti quartieri della Capitale, oltre che a Latina e Cisterna. Lo slogan scelto per questa seconda campagna è “Le promesse non mantenute hanno la bretella corta” associato al profilo di un volto di uomo con un birillo stradale sul naso con un evidente richiamo a Pinocchio.

Relatori, insieme al Sindaco Carturan, della conferenza odierna sono stati l’Europarlamentare Alessandro Battilocchio, il Senatore Riccardo Pedrizzi, il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, il Presidente della Federlazio Latina Marco Picca. Assenti per impegni istituzionali ma formalmente presente il Presidente della Confindustria Latina Fabio Mazzenga, e per motivi di salute l’Eurodeputato Stefano Zappalà.
“Da una recente indagine, sulla Statale Pontina sono stati censiti circa 57mila autoveicoli al giorno diretti a Roma – ha detto il Presidente della Provincia di Latina Cusani -. La bretella Cisterna – Valmontone non è solo un’opera necessaria ma urgente. L’attuale mole di traffico su un’unica arteria stradale comporta un altissimo rischio per l’incolumità pubblica ed un elevato tasso di inquinamento ambientale. La nostra provincia paga pesantemente lo scotto di essere area di raccordo e transito per Roma e Napoli”.

Cusani ha poi sottolineato le dirette responsabilità della Regione Lazio nel ritardo dell’avvio del raccordo con l’Autostrada del Sole.
“Dal 23 febbraio 2005 – ha detto – dell’opera se ne sono perse le tracce. L’Amministrazione Marrazzo nel febbraio 2006 ha riproposto al MIT un progetto modificato ma senza poi presentarlo agli altri Ministeri per l’approvazione al Cipe, previa nuova conferenza di servizi. Inoltre pur comparendo nelle leggi finanziarie, non ha mai stanziato fondi per la sua realizzazione”.

L’eurodeputato Battilocchio ha posto l’accento su come sia inutile sperare nella trasformazione dell’aeroporto Comani da militare a scalo civile quando poi non esistono collegamenti viari adeguati al trasporto di persone e merci sul territorio. Personalmente, come membro della Commissione europea per i trasporti, si è impegnato a sostenere la realizzazione della bretella anche in seno al Parlamento europeo.
Il Senatore Pedrizzi, invece ha sottolineato l’urgenza di realizzare la Bretella prima ancora dell’Autostrada Roma-Latina. “Pensate quali gravi disagi comporterà l’apertura dei cantieri per il potenziamento della Pontina senza un collegamento alternativo alla Capitale ed al sistema autostradale quale è la Bretella Cisterna-Valmontone”.
Il Presidente della Federlazio, Picca, ha riconosciuto il ruolo poco deciso finora da parte delle organizzazioni di categoria che invece d’ora in avanti saranno più determinate ed incisive su un’opera determinante per l’economia dell’intera provincia.

“Prima di dare vita a questa nuova iniziativa – ha poi aggiunto Carturan – ho atteso la conclusione di tutte le tornate elettorali perché l’economia pontina e sud di Roma non può essere motivo di propaganda per nessuno. La situazione è tale che il fronte politico-istituzionale deve necessariamente essere unico ed unito perché da troppo tempo si proclamano grandi opere infrastrutturali ma a tutt’oggi non si vede l’apertura di nessun cantiere”.
“Leggere su alcuni manifesti di gruppi politici dell’attuale maggioranza in Regione che il cantiere della Bretella aprirà nel 2012 non può soddisfarci; significa che neanche per il 2020 potremo percorrere quei 40 chilometri di strada che collegano la Statale 148 Pontina all’Autostrada del Sole. Intanto l’economia pontina continua a naufragare, chiusa nel suo isolamento viario con il resto d’Italia e dell’Europa. La Bretella Cisterna -Valmontone, oltre ad essere essenziale per la sopravvivenza ed il rilancio economico e civile del nord pontino e di buona parte del Lazio meridionale, darebbe un notevole contributo al decongestionamento della Pontina ed in parte dello stesso Raccordo Anulare e la premessa per la realizzazione di una serie di importanti progetti sul territorio come la trasformazione ad uso civile dell’Aeroporto militare di Latina, il potenziamento della distribuzione di molti prodotti tipici ( kiwi, latticini, fiori, olio ed uva ), il turismo (litorale pontino, sud romano, Parco Nazionale del Circeo). Ma i benefici della Bretella non sono solo di natura economica. Il dirottamento del traffico pesante sul nuovo raccordo restituirebbe infatti vivibilità e qualità ambientale ai centri storici di molte città della zona (Cisterna, Velletri, Lariano, Valmontone), che oggi sono costretti a sostenere il passaggio dei numerosi mezzi commerciali da e per il casello autostradale di Valmontone costituendo un forte fattore di rischio per l’incolumità pubblica e di inquinamento. In quest’ottica è stato dato il via ad una nuova ed incisiva campagna di informazione e sensibilizzazione pubblica e politica con manifesti murali, slogan e se occorrerà – ha concluso – non mancheranno interventi forti e decisi affinché finalmente si possano vedere aperti i cantieri della Cisterna-Valmontone”.

Diana A. Harja


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