Cisterna. Ideasociale a difesa del Mulino. Alessandro Maola: «Dopo aver distrutto natura e ambiente, Carturan non distrugga la nostra storia»
8-2-2024
Cronaca
Cisterna. Ideasociale a difesa del Mulino. Alessandro Maola: «Dopo aver distrutto
natura e ambiente, Carturan non distrugga la nostra storia»
In merito alla recente presa di posizione da parte della maggioranza di Carturan sul progetto
del centro commerciale da realizzarsi nell’area del Mulino Luiselli, già Convento di Sant’Antonio,
è intervenuto il Circolo di An Ideasociale con alcune dichiarazioni.
«Riteniamo la proposta assolutamente inaccettabile. Il Mulino rappresenta una grande risorsa
per la memoria storica e culturale della nostra terra, così come è stato dimostrato ampiamente
dagli studi effettuati. Ma esso rappresenta anche una grande opportunità di sviluppo, anche
economico, un patrimonio che non può essere trasformato in supermarket. Esistono diverse
opportunità per accedere a fondi europei e regionali che permetterebbero una adeguata
ristrutturazione del sito ed un suo utilizzo per fini utili alla collettività. Basti pensare
che solo negli ultimi mesi la Regione ha stanziato 1,7 miliardi per il restauro
di edifici di questo genere, tra cui molte chiese di Roma, ma anche San Sisto e San
Pietro a Viterbo, la Cattedrale di Anagni, Santa Caterina a Rieti. Solo l’incapacità
di questa amministrazione evidentemente non ci ha messo nelle condizioni di poter
acquisire o permutare l’area del Mulino e di poter accedere a questo e ad altri ingenti
finanziamenti».
«Ideasociale propone la costituzione di una commissione speciale in cui siano rappresentati
sia la proprietà che il Wwf e che verifichi attentamente tutti i passaggi necessari per un recupero
dell’area rispettoso del suo valore e del suo significato. Una volta avviato il procedimento
per l’acquisizione o la permuta dell’area, tale commissione potrà studiare come dedicare
degli spazi del futuro centro culturale ad attività commerciali connesse e compatibili,
come ad esempio degli bookshop o un ristorante tipico o dei punti di valorizzazione delle
attività artigianali e dei prodotti enogastronomici. Uno spazio di sviluppo
alternativo a quello disegnato con molta disinvoltura da chi vorrebbe metterci un centro
commerciale. E che invece si armonizzerebbe con un altro spazio come Ninfa. Siamo
certi che dietro tanta insistenza da parte dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione
del Centro Commerciale non si nascondono interessi incoffessabili, per questo facciamo
appello a tutti i consiglieri della maggioranza, agli assessori e a Carturan affinché
tale operazione sia impedita e si avvii la restituzione del Mulino ai cittadini di Cisterna.
Altrimenti si confermerebbe la vocazione di questa Giunta alla distruzione della città:
dopo aver attentato alla distruzione della natura e dell’ambiente con il termoinceneritore,
ora è la volta della memoria storica».
Il documento è stato sottoscritto da tutto il direttivo di Ideasociale: Alessandro Maola,
i vicepresidenti Fabrizio Valente e Armando Corradini, Massimo Rosina, consigliere comunale,
Filippo Frezza, responsabile cittadino dell’UGL, Marco Muzzupappa, presidente di Azione
Giovani, Armando Rossi, rappresentante dei Commercianti Uniti e Gianluca Pinna,
dirigente dell’Unicoop.