Cisterna. Operazione della Gdf

8-2-2024

Cronaca

Cisterna. Operazione della Gdf

I finanzieri di Cisterna, hanno intrapreso una incisiva attività investigativa nei confronti di società e ditte operanti nel settore del commercio delle autovetture d’importazione e nel campo dell’installazione e manutenzione di impianti elettrici, idraulici e di condizionamento, che risultavano in tutto o in parte sconosciute al fisco. Le fiamme gialle accertavano che alcuni imprenditori di cisterna operavano in nome e per conto di ditte facenti capo a prestanomi, alcuni dei quali resisi irreperibili da tempo. Il meccanismo prevedeva che gli ideatori della frode procurassero, a soggetti economici compiacenti, false fatture per abbattere i costi e l’Iva. La falsa documentazione contabile proveniva da aziende risultate loro stesse evasori totali in quanto non presentavano alcuna dichiarazione al fisco e, per di più, amministrate da soggetti risultati del tutto inconsapevoli delle attività svolte dalla società, cioè delle vere e proprie “teste di legno”. L’articolato sistema di frode, in alcuni casi, ha consentito ad aziende collegate di portare a compensazione dei debiti contributivi presso l’Inps attraverso i crediti Iva creatisi sulla base delle false fatturazioni. Il sistema di frode scoperto è quello dell’evasione dell’Iva e delle imposte sui redditi attraverso la simulazione di costi fittizi, utilizzando fatture emesse a fronte di operazioni inesistenti. L’indagine vedeva coinvolte una decina di imprese artigiane esistenti solo sulla carta che, sebbene non disponessero di uffici, strutture aziendali, macchinari e manovalanza specializzata, fatturavano consistenti prestazioni e lavori nel campo dell’edilizia e dell’impiantistica a favore di altre società. per impedire i controlli, inoltre, si tentava di occultare e distruggere i documenti contabili. Tra le società destinatarie delle false fatture figurava una grossa azienda dei castelli romani, operante anche per conto della Telecom e altri gruppi a livello nazionale, risultata destinataria finale di una molteplice quantità di fatture emesse dalle imprese del sodalizio. Il sodalizio faceva capo ad un noto personaggio pontino, conosciuto come tecnico nel settore dell’installazione degli impianti elettrici e di condizionamento, coadiuvato da altri soggetti di Cisterna e di Latina. Gli accertamenti sono ancora in corso nei confronti di altre imprese artigiane coinvolte nell’articolato e ingegnoso meccanismo. Ad oggi hanno portato alla constatazione di evasione alle imposte dirette, da recuperare a tassazione, per oltre 6.000.000,00 (sei milioni) di euro e di Iva dovuta per oltre 1.000.000 (un milione di euro). Le indagini della Gdf, hanno comportato l’esecuzione di accessi e perquisizioni in abitazioni private con il sequestro di materiale informatico, documentazione contabile ed extracontabile riconducibile a svariate imprese. Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria 6 (sei) soggetti in concorso tra loro, per reati fiscali, truffa ai danni dello stato e per associazione a delinquere.


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