Cori. Poggiali come Saint-Exupéry. Fabio Poggiali: «Il giornalismo dovrebbe far luce sui misteri nelle pieghe della burocrazia. Ma non lo fa»
8-2-2024
Cronaca
Cori. Poggiali come Saint-Exupéry. Fabio Poggiali: «Il giornalismo dovrebbe far luce sui misteri nelle pieghe della burocrazia. Ma non lo fa»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Fabio Poggiali.
Nell’estate del 1997
Maurizio Poggiali, trentaduenne capitano dell’aeronautica militare, precipitò sul monte
Lupone nei pressi di Cori. Da allora è passato molto tempo, ma la vicenda giudiziaria è
appena cominciata. Ci sono voluti sette anni prima che i rimbalzi da una procura all’altra
portassero alla sentenza preliminare: il tribunale di Latina ha dato un anno per omicidio
colposo al pilota del velivolo. Il grande interrogativo che attanaglia le autorità e i
familiari, però, è la possibilità concreta che Maurizio avesse potuto salvarsi e che sia
morto molte ore dopo l’impatto col terreno. La possibilità che sia andata così, è confermata
anche da alcuni professori di medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma.
Il reato contestato è, infatti, omissione di pubblico servizio. A questi fatti di
natura prettamente giuridica, si aggiungono l’impegno e la dedizione dimostrati dai
genitori e dal fratello del capitano, l’ attore di teatro Fabio Poggiali. Fabio ha fondato
un’associazione culturale per ricordare la passione per la letteratura del fratello scomparso,
definito un piccolo Saint – Exupéry anche da Walter Veltroni durante l’intitolazione, a
Roma, di una scuola elementare e di una via allo scomparso capitano. Nella Sala Convegni di Cori si è tenuta la premiazione, per il secondo anno consecutivo,
del cortometraggio più bello fra i 78 giunti all’associazione. La famiglia Poggiali,
alla presenza del sindaco e dell’assessore alla cultura di Cori, ha potuto vantare
ospiti del calibro di Marco Taradash, deputato di Forza Italia, e dei giornalisti
Rai Oliviero Bea e Ilaria Capitani. Tutto d’accordo nel sostenere che il giornalismo
cosiddetto “di denuncia” – che dovrebbe contribuire a fare luce su molte realtà celate
nelle pieghe della burocrazia – in realtà è un ricordo del passato, se non per
qualche sporadico caso, come quello di Poggiali, appunto.