Fondi. An e Ag: «Stop alla pitateria alimentare»
8-2-2024
Cronaca
Fondi. An e Ag: «Stop alla pitateria alimentare»
Il presidente di Alleanza Nazionale Francesco Ciccone e il Coordinatore di Azione Giovani Luigi Vocella ribadiscono il loro no alla pirateria alimentare. Nei giorni scorso è stato anche distribuito un volantino informativo.
«In seguito ad unaccurata indagine effettuata nei Paesi dellUE, è emerso che numerose industrie alimentari immettono sugli scaffali di tutta Europa decine di prodotti che evocano in qualche modo la provenienza italiana, pur non avendo alcun legame con il Nostro Paese! Tutto ciò attraverso lutilizzo di loghi o nomi comuni che ricordano, anche indirettamente, lItalia, ingannando il consumatore sulleffettiva provenienza del prodotto che acquista.
Inoltre è risultato che spesso questi prodotti, oltre a non essere importati dal Nostro Paese, sono preparati con procedimenti che non corrispondono minimamente alle caratteristiche del prodotto stesso!
Ricordiamo che, ferme restando le norme che tutelano i prodotti IGP e DOP, con la direttiva 2000/13/CE, sono stati tutelati anche i prodotti che non hanno alcun riconoscimento specifico, attraverso unetichettatura adeguata atta a non ingannare il consumatore.
Questa direttiva mira a non indurre in errore il consumatore circa lorigine o la provenienza effettiva dei prodotti, al fine di poterne distinguere i vari tipi.
Occorre che i consumatori europei siano meglio difesi, affinché possano essere messi nelle condizioni di poter liberamente scegliere in modo informato.
La qualità della produzione agroalimentare italiana deve essere tutelata!
Per questo lOn. Roberta Angelilli, Deputato al Parlamento Europeo e Coordinatrice di AN nella Nostra Regione, ed il Gruppo UEN, Unione per lEuropa della Nazioni, hanno promosso una petizione (presentata a Bruxelles, in presenza del Presidente della Provincia di Roma, Moffa, e del Ministro per le Politiche Agricole, Alemanno, con la partecipazione di una delegazione dei nostri circoli di AN ed AG) per chiedere maggiore tutela per la qualità italiana ed in particolare per i prodotti tipici di Roma e del Lazio».