Parvapolis
8-2-2024
Riceviamo e pubblichiamo da una nostra lettrice, Cinzia Romano.
Direttore sanitario Casati le scrivo da cittadina per denunciare un fatto che ritengo grave non solo dal punto di vista professionale ma anche sotto il profilo umano e che più volte ho sentito raccontare. È ormai noto che il pronto soccorso di Latina è esso stesso in continua emergenza per profonde carenze di personale medico ed infermieristico. Sebbene vi sia da elogiare il lavoro di molti operatori sanitari, che con grande professionalità operano in questo settore in condizioni di continuo stress, non è accettabile restare in attesa davanti ad una reception attendendo che il personale addetto al servizio concluda un’allegra chiacchierata fra colleghi ignorando i pazienti in attesa di essere registrati. L’episodio è capitato alla sottoscritta alla quale è stato chiesto, senza prima domandare la ragione del pronto soccorso, di andare a sedersi e attendere. Cosa dovevo attendere per essere registrata? Che finissero di chiacchierare? Quanto accaduto non ha alcuna relazione con il colore di un codice, un codice che non mi era ancora stato assegnato, ma a che fare con una professionalità che non ci si deve augurare esista ma che si deve esigere quando si tratta di salute. Essere professionali vuol dire saper svolgere la propria attività con competenza, scrupolosità ed efficienza. Significa possedere serietà e impegno. Significa avere etica. Quell’ etica necessaria a tutelare un valore fondamentale, la dignità del paziente e dell’essere umano. Una dignità che può essere promossa o lesa da due fattori fondamentali: ambiente e personale sanitario. Essere trattati con rispetto, Direttore, è quanto chiedono i cittadini, i pazienti. Gli operatori sanitari si trovano oggi ad affrontare sfide senza precedenti che riguardano le crescenti disparità tra i bisogni del paziente, risorse disponibili e la fatica di corrispondere al tradizionale impegno verso il benessere e l’interesse del malato a causa di strumenti e mezzi insufficienti e a volte inadeguati. Pronto soccorso e reparti di emergenza sono quelli dove sono richiesti maggiore vocazione, impegno, sensibilità e professionalità. Il ruolo di un Direttore Sanitario risponde dell’organizzazione tecnico- funzionale, del buon funzionamento dei servizi igienico-sanitari, dell’assegnazione ai singoli servizi del personale sanitario, tecnico e paramedico. Del controllo periodico del funzionamento di apparecchiature diagnostiche e terapeutiche, della manutenzione degli ambienti e delle attrezzature. Del controllo dei servizi ma anche della vigilanza sul buon operato. Direttore non si tace di fronte all’incuria, di fronte ad un atteggiamento arrogante ingiustificato, non si tace quando c’è qualcosa da dire e da dire su un bene prezioso, la salute. E io sono qui a dire. Sono certa che non le sfugge il rammarico di cittadini che incappano in un operato inefficiente e confido in quella che è la sua professionalità nel ruolo che ricopre per fare in modo che i pazienti non si sentano trattati come numeri fastidiosi ma accolti dignitosamente e tutelati in quello che è il loro diritto alla salute di qualunque colore sia il codice assegnato.