Parvapolis

8-2-2024

Leggendo i commenti sui social riguardo le
manifestazioni di protesta in corso in questi giorni in Italia e all’estero, si
riscontra una dialettica accesa e molto aggressiva, nei riguardi dello Stato, dei
suoi rappresentanti. Questa forma di conflitto potrebbe essere il
presupposto per una irrimediabile  frammentazione
dei tessuti sociali
ed economici dell’Italia, dell’Europa e di molte nazioni
del mondo. Il conflitto tra le categorie sociali a cui è stato imposto
il Lockdown Parziale e quelle che ne sono state dispensate non è determinato
soltanto dalla disparità di trattamento
avvertita dalle prime nei confronti
delle seconde, piuttosto esso è causato dalle supposte o effettive conseguenze
sanitarie negative e di instabilità sociale attribuite alle manifestazioni di
protesta delle categorie sociali a cui è stato imposto il Lockdown Parziale. Generalmente,
hanno risentimento verso lo Stato e i suoi rappresentanti e sono a
favore delle proteste le categorie sociali a cui il Lockdown Parziale è
stato imposto, quelle della loro filiera di prodotti e servizi e tutto il
personale impiegato. Ad essere in parte risentiti e a favore delle proteste,
sono però anche le categorie che si sentono in qualche modo “psicologicamente”
assimilabili
a quelle appena citate, perché la loro attività lavorativa è
sostanzialmente basata su un certo grado di rischio personale,  economico e di impresa. Mi riferisco agli imprenditori,
ai liberi professionisti, agli artigiani e, in generale, alle categorie sociali
che non sono direttamente stipendiate dallo Stato. Non è poi da
trascurare
la ricaduta, in termini di danno economico, della
ridotta potenzialità di spesa in prodotti, beni e servizi della categoria
sociale che ha subito il Lockdown Parziale. Questa riduzione della spesa andrà
ad incidere negativamente sul reddito di altre categorie sociali a cui
non è stato applicato direttamente il Lockdown Parziale. Come conseguenza aumenterà presumibilmente la diffusione del malcontento, della frustrazione
e della rabbia
, con incremento del disagio economico e sociale delle
categorie coinvolte, ma, di riflesso, anche delle altre categorie sociali. Anche
se lo Stato si impegnerà ad elargire forme economiche di rimborso alle
categorie  sottoposte a Lockdown
Parziale, i rimborsi non potranno mai essere tali da coprire totalmente il
danno economico e la perdita potenziale di clientela da esse subite. Inoltre, non
sarà prevista nessuna forma di rimborso statale per i mancati guadagni delle molte
altre categorie sociali, difficilmente identificabili, danneggiate economicamente
dal calo delle spese e dei consumi delle categorie in Lockdown Parziale. L’effetto
diretto sarà quello di una crescita aggiuntiva della conflittualità di
tali categorie sociali con lo Stato e i suoi rappresentanti e con tutti coloro
che ne difendono le istanze, ne avallano le scelte e l’operato. La mia ipotesi,
che mi auguro non debba mai verificarsi, ma che reputo più che plausibile, è
quella che il conflitto sociale Pro-Lockdown vs Anti-Lockdown si
cronicizzi, acutizzi e velocemente assimili in sé tutte le altre possibili
forme di conflitto sociale. La conseguenza più prevedibile sarà l’incremento
esponenziale dei disordini sociali
, i quali indurranno le categorie sociali
che si sentono più minacciate a richiedere espressamente una tutela diretta da
parte dello Stato, la quale si concretizzerà, in breve tempo, in una inevitabile
estensione dei controlli e del dominio nelle nostre strade delle Forze
di Polizia e dell’Esercito. Nonostante le buone intenzioni degli Organi dello
Stato e dei loro rappresentanti, la storia ci insegna che quando la Polizia e
l’Esercito sono massicciamente impiegati, la tenuta della democrazia e la
tutela delle libertà garantite dalla costituzione sono pericolosamente messe a
rischio
. Desidero concludere questo lungo articolo con due accorati appelli.
Il primo appello è diretto agli Organi dello Stato, ai loro
rappresentanti e al Comitato Tecnico-Scientifico affinché studino e valutino con estrema attenzione l’impatto complessivo del Lockdown Totale
e Parziale (con particolare attenzione a quest’ultimo e alle categorie alle
quali è imposto) sul benessere della popolazione (il quale deve essere
inteso equamente dal punto di vista della salute fisica, psicologica e spirituale),
sulle conseguenze socioeconomiche, sulla tenuta del tessuto sociale, della
democrazia e delle libertà costituzionali. L’altro appello è rivolto a tutte
le categorie sociali
, in particolare a quelle soggette al Lockdown
Parziale, affinché esse, superino lo sconforto e la disperazione, si
uniscano insieme e trovino forme
di protesta e di proposta che evitino
assolutamente derive socialmente aggressive
o che possano essere oggetto di
strumentalizzazione da parte di gruppi eversivi e giustifichino la richiesta
alle istituzioni di un controllo di polizia e militare potenzialmente
preoccupante. Forse siamo ancora in tempo!    


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