TERME. Si sfiora il paradosso. Dopo il Presidente della Spa, ora spunta pure il Direttore della Miniera! Pagato con soldi pubblici, senza che ci sia mai stata una miniera

8-2-2024

Cronaca

TERME. Si sfiora il paradosso. Dopo il Presidente della Spa, ora spunta pure il Direttore della Miniera! Pagato con soldi pubblici, senza che ci sia mai stata una miniera

Davanti le telecamere di ParvapoliS, Pasquale Mancini. L’indignazione è ancora per le Terme. Ma non per Apostolico, questa volta. “È incredibile! Più si ricerca e più si scoprono cose assurde! Le Terme di Fogliano hanno anche un Direttore Responsabile pagato dal Comune!”, afferma indignato il consigliere del centro-sinistra.
“La Giunta Municipale, la sera prima di Capodanno, il 30 Dicembre 1999, assume la deliberazione n.1005 in cui si delibera di affidare l’incarico di “Direttore della Miniera Terme di Fogliano” ad un ingegnere e di stipulare con lo stesso una convenzione di incarico per il periodo Gennaio-Dicembre 2000, nonché di provvedere un compenso mensile di £ 3.000.000 + IVA + Inarcasa per una spesa complessiva di £ 44.064.000.
Il contratto non verrà mai sottoscritto perché “non può essere redatto per ragioni organizzative”. Chissà casa volevano dire il Dirigente Aldo Maria Calò e il Segretario Generale Mario Taglialatela, con quella frase!
Sta il fatto che la stessa deliberazione “tiene luogo a contratto”, ma in essa non vi è neppure scritto il ruolo, la funzione, i tempi e i rapporti che il professionista dovrà avere con l’Ente; viene solo deciso l’incarico e il compenso!
Leggendo per intero la deliberazione, poi, scopriamo che la convenzione, effettuata con la deliberazione n.1005/2000, è solo un rinnovo; che la deliberazione iniziale è la n.1454 del lontano 1997; che la convenzione è stata sempre rinnovata in questi anni e che a tutt’oggi è costata alle casse del Comune la bellezza £ 144.626.811!
La motivazione che adduce l’Amministrazione è che “per disposizioni di legge” il Comune deve nominare il Direttore della Miniera ‘Terme di Fogliano’ e rimanda all’art. 2 del R.D. del 29 Luglio 1927, n. 1443 nel quale viene riportata la classificazione delle coltivazioni di sostanze minerali e termali come lavorazione di categoria “miniera”, nonché alle disposizioni del D.P.R. del 9 Aprile 1959, recante “norme di polizia delle miniere e delle cave”, nel quale, all’art. 6 si stabilisce che gli imprenditori di miniere devono nominare un Direttore responsabile sotto l’autorità del quale sono svolti i lavori di coltivazione e ricerca della miniera!
Fermo restando che il Comune non è l’imprenditore, ma solo socio della Società Terme di Fogliano, che ha tanto di CdA e di Presidente, quale rappresentante legale e, quindi dovrebbe spettare a lui nominare e pagare il Direttore; ma qui siamo in presenza di una Miniera fantasma, inattiva, in cui non viene svolto nessun lavoro da parte né di operai né del Direttore, al quale spetterebbe, nel rispetto dell’art.7 del su citato Decreto svolgere le seguenti funzioni: 1) rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di polizia mineraria; 2) fornire, mantenere in buono stato, rinnovare e… aggiornare con i progressi della tecnica i mezzi di protezione individuale previsti dal decreto; 3) disporre ed esigere che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e facciano uso dei mezzi di protezione individuale messi a loro disposizione.
E’ chiaro che le norme sono riferite a ben altro tipo di miniere, ma il nostro Comune ha recepito e forzato le norme pur di addivenire ad una convenzione che non ha motivo di esistere in quanto, tra l’altro, la Miniera non è affatto “coltivata” e non sottoposta ad alcuna “ricerca”.
La realtà è che, con i soldi dei cittadini contribuendi, si sta pagando un professionista dal 1997 che non sta svolgendo nessun compito, nessun lavoro!
Lasciamo ai cittadini il giudizio su quest’altra “impresa” della Giunta Finestra e della maggioranza di Centro Destra!
A noi non resta che segnalare ed inviare gli atti alle autorità competenti perché in essi ravvisiamo delle chiare illegittimità”.

Lucia De Blasio


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