Si è tenuto questa mattina il Consiglio Comunale di Cisterna, all’interno dell’istituto polivalente “Darby” comprendente l’indirizzo tecnico commerciale, liceo classico ed industriale. Alla riunione di consiglio, svolta nella palestra della scuola, hanno partecipato gli alunni delle classi quarte e quinte. L’iniziativa è stata presa dal Sindaco Mauro Carturan in concomitanza con la consueta visita alle scuole in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. In quell’occasione aveva promesso di portare nell’istituto la vita amministrativa e politica della città chiedendo la Presidenza del Consiglio di convocare la prossima seduta all’interno della scuola. E così è stato. Fatta eccezione la riunione urgente svolta lunedì scorso sul termovalorizzatore a biomasse all’interno dell’aula consiliare, il primo Consiglio Comunale utile dopo quella promessa è stato indetto all’interno della Scuola Darby. «Mi rendo conto» – ha detto il Sindaco – «che la materia (la variazione di bilancio, ndr) sia stata
alquanto complessa ed ostica per dei giovani studenti e quindi la seduta di Consiglio possa essere risultata un po’ pesante, tuttavia il bilancio è un punto qualificante della vita amministrativa e politica di un paese. Sul bilancio le forze politiche si incontrano e si scontrano, è un diretto confronto, a volte animato, tra diverse idee e progetti per costruire la città. Abbiamo anche promesso ad inizio
riunione di coinvolgere di nuovo entro l’anno gli studenti con un consiglio comunale che discuterà un unico punto di loro interesse diretto.
Apprezzo il fatto – ha aggiunto – che i ragazzi abbiamo presentato una loro mozione sull’importante questione del termovalorizzatore. Spero che loro abbiano apprezzato il fatto di aver celermente mantenuto fede all’impegno preso facendo svolgere un Consiglio Comunale all’interno della loro scuola. Voglio sottolineare come anche in questa occasione l’Amministrazione sia stata in grado di approvare tutti i punti all’ordine del giorno in prima convocazione dimostrano grande puntualità ed efficacia amministrativa».