Cori. PRG: 17 anni di pasticci. Tommaso Bianchi: «Una miopia gestionale da fare spavento. Tante illusioni per un Piano bocciato»

8-1-2024

Politica

Cori. PRG: 17 anni di pasticci. Tommaso Bianchi: «Una miopia gestionale
da fare spavento. Tante illusioni per un Piano bocciato»

“L’incompetenza non conosce davvero confini”. All’indomani dell’annullamento del consuntivo
2000 del Comune di Cori da parte del CO.RE.CO., il Sindaco Tommaso Bianchi continua a
riprogrammare la struttura organizzativa del Comune ma lavorando più a fondo, emergono
vecchie lacune frutto della miopia gestionale delle precedenti Amministrazioni.
È chiaro il riferimento da parte del primo cittadino sulla già annunciata reiezione
da parte della Regione Lazio della “Variante generale al PRG” adottata dal Consiglio
Comunale di Cori nel luglio 1997. Ma andiamo con ordine. Nell’ottobre del 1984 l’allora
maggioranza dà l’incarico della redazione della variante generale al PRG vigente e
nell’ 89 c’è la prima stesura adottata in Consiglio Comunale ma essa viene successivamente
bocciata dal CO.RE.CO. per gravi carenze tecniche. Dopo una lunga pausa di riflessione
delle Giunte che si sono susseguite nel tempo che alimentarono più volte la speranza
dei cittadini affinchè il problema venisse affrontato e risolto, la Giunta Vitelli con
l’ausilio decisivo dell’allora assessore all’urbanistica Bilà nel luglio ’97 finalmente
propose l’adozione della variante generale in Consiglio Comunale. L’adozione avvenne ma
non nel progetto originario così come i progettisti avevano elaborato, ma fu adottata
una soluzione “edulcorata”, integrata di una serie di emendamenti che andavano a soddisfare
esigenze di gruppi di pressione dal vago sapore elettorale in funzione della
competizione amministrativa del ’99, per la quale la maggioranza uscente si ricandidava
ad amministrare il paese. «Quando si fanno le cose pasticciate per motivi politici
non tenendo conto delle esigenze della popolazione ecco quali sono i risultati”, dice il
Sindaco Tommaso Bianchi. In particolare il primo cittadino si riferisce alla delibera n. 1137
del 3 agosto 2001 della Giunta Regionale del Lazio che è una vera e propria certificazione
di condanna dell’operato dei precedenti Amministratori con la frase del deliberato che
testualmente afferma: “…la variante generale adottata dal Comune di Cori con
deliberazione consiliare 11.07.1997 n. 78 non è meritevole di approvazione e va restituita
al Comune…”. «Questo deliberato pesa come un macigno – riprende il Sindaco – e dovrebbe
far vergognare i responsabili materiali di tutto ciò. La bocciatura deriva da gravi
mancanze e carenze tecniche che non potevano (speriamo) non essere conosciute dagli
stessi estensori del piano e quindi oltre al danno si aggiunge la beffa dell’illusione
creata ad arte nei cittadini e presso gli operatori economici di aver predisposto
tutti quegli atti che avrebbero consentito uno sviluppo economico dal punto di vista
urbanistico non disdegnando le conseguenze positive occupazionali ed economiche.
I cittadini siano fiduciosi – continua il Sindaco -, gli altri hanno atteso 17 anni per
farsi bocciare il nuovo Piano, noi fin da ora ci stiamo attivando affinchè gli
errori degli Amministratori non ricadono sugli utenti. Il paese, già così in difficoltà
finanziaria, non può stare in ginocchio. In breve tempo adotteremo gli opportuni atti
amministrativi che ci consentiranno di riprendere il cammino interrotto».


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