Fondi. Droga e Proibizionismo. Omar Sarubbo (SG): «Alleanza Nazionale si decida: vuole essere un partito garantista o giustizialista?»
8-1-2024
Politica
Fondi. Droga e Proibizionismo. Omar Sarubbo (SG): «Alleanza Nazionale si decida: vuole essere un partito garantista
o giustizialista?»
In risposta al recente convegno di Azione Giovani di Fondi, un intervento di Omar Sarubbo,
segretario provinciale della Sinistra Giovanile.
AN fa un mea culpa circa ogni 50 anni rinnegando il suo passato ma a quanto pare “il
lupo perde il pelo
..”
Apprendiamo infatti dalla stampa che a Formia i Giovani di AN in un convegno pubblico
rispondono al problema dell’assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei giovani
proponendo la punizione come sistema di redenzione.
Appare assai singolare che un problema sociale così serio come quello delle tossicodipendenze
venga affrontato dal Partito di Fini in maniera più che giustizialista e poi su altre
questioni (vedi tutela degli interessi di Berlusconi) sia profondamente garantista.
Come dire: “Deboli con i potenti e potenti con i deboli.”
I Giovani di AN per voce del loro Presidente locale hanno dichiarato che per combattere
il problema della droga bisogna prima combattere la disinformazione. La SG è completamente
d’accordo con tale esposizione e vogliamo cominciare proprio dalla disinformazione
che Azione Giovani fa da anni su tale delicatissima tematica.
Come ha sostenuto Livia Turco “
la destra risponde ad una grande piaga sociale come
quella della tossicodipendenza con il carcere e l’isolamento?” Beh! Altro che destra sociale,
moderna ed Europea.
Non esiste relazione provata (né dalla scienza medica né dalla statistica) che l’assunzione
di droghe leggere – come la cannabis – conduca all’assunzione di droghe pesanti e la
posizione di An a tal proposito risulta essere solo strumentalmente ideologica.
Crediamo che i problemi che conducono molti giovani a fare uso di droghe siano sociali
prima che legali o giudiziari, e da quando i problemi di disagio si combattono con il
carcere? I problemi psicologici si risolvono con l’inclusione sociale e non con l’isolamento.
Si risolvono in famiglia, a scuola, riqualificando con servizi le zone disagiate.
Si risolvono con più centri di consulto e recupero e non con le galere. Combattendo
le mafie e gli spacciatori. Facendo luce sulle zone più buie del mondo e non sbattendo
il mondo in gatta buia.
Anche le sigarette fanno male e portano dipendenza, ma le vende lo Stato, e qui cade la
posizione ideologica.
Anche le quantità industriali di superalcolici che ognuno detiene liberamente nel salotto
di casa potrebbero, se assunti senza coscienza, provocare dipendenza. Eppure non ci
risulta che tutta la popolazione italiana sia alcolizzata. Ancora una volta si
dimostra come il problema sia educativo (tutt’al più rieducativo) e non giuridico.
Se come dicono tutte le recenti statistiche ufficiali un giovane su due fa uso di cannabis
perché questi non passano poi (per fortuna) alle droghe pesanti?
La storia ci dice che il proibizionismo non ha mai portato a nulla. È un dato.
La società ci dice che è la coscienza civica delle persone che dobbiamo far crescere e
non il numero di penitenziari».
La Sinistra Giovanile propone più educazione, più prevenzione, più strutture pubbliche
d’informazione per prevenire il problema droga.
Siamo contrari alle inutili politiche proibizionistiche come quelle di Fini & Co.
che pensano che sporcare la fedina penale ad un giovane, multarlo o incarcerarlo,
farlo rincasare prima la sera possa risolvere gli eventuali problemi esistenziali
di disagio di cui soffre”.