Parvapolis

8-1-2024

Riceviamo e pubblichiamo.

“Highway to hell” è una celebre canzone, del noto gruppo musicale hard rock “AC/DC”, che parla di strade talmente pericolose da portare direttamente all’inferno.

Ma, evidentemente, i residenti di Borgo San Michele confidano nel loro Santo protettore e nelle preghiere a lui costantemente indirizzate per porre rimedio al quotidiano traffico di mezzi pesanti i quali, nonostante la presenza di segnaletica stradale che preclude loro il transito dal centro abitato, bellamente se ne infischiano.

Al riguardo, infatti, i mezzi di stazza superiore alle 7,5 tonnellate non potrebbero attraversare il Borgo ma, come spesso accade, i divieti vengono disattesi poiché, forse, intesi solo come meri consigli considerata l’assenza di chi dovrebbe farli rispettare.

Dunque il piccolo Borgo, di fatto, è ormai considerato l’anello di congiunzione naturale tra la strada statale 148 (Pontina) e la strada Regionale 156 (Monti Lepini), dove la Migliara 43 che le raccorda assume la veste della citata autostrada.

Pur comprendendo l’intreccio di competenze tra provincia e comune, gli abitanti del Borgo vorrebbero delle risposte da chi, al riguardo, ha delle responsabilità. I residenti non si attendono dei miracoli da San Michele Arcangelo ma bensì dei fatti tangibili sia dal sindaco Coletta che dal presidente della Provincia Carlo Medici.

Il problema maggiore, ovviamente, è connesso alla sicurezza degli abitanti del Borgo che, giornalmente, osservano impotenti l’attraversamento del loro centro abitato da parte di qualsivoglia genere di mezzo pesante. Al riguardo, destano maggiore apprensione quelli che trasportano materiali pericolosi, ovvero gas e prodotti chimici generalmente infiammabili.

La cittadinanza del Borgo, legittimamente, teme di poter essere coinvolta in incidenti similari a quello che hanno sconvolto la città di Viareggio il 29 giugno del 2009 e appare chiaro che sia le preghiere che i limitatori di velocità come anche i vari divieti, di massima ignorati, non siano più sufficienti a persuadere gli autisti dei mezzi pesanti.

Per quanto sopra e al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini di Borgo San Michele, il M5S Latina chiede alle citate autorità di porre in essere maggiori controlli e risposte non palliative ad una situazione ritenuta ormai insostenibile e fonte di preoccupazione per una comunità stanca di essere ignorata.

I riferimenti per contattare il M5S Latina:
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