Parvapolis

8-1-2024

“Rimango
stupito del voto di astensione espresso dai colleghi del M5S alla Camera,
durante la votazione del mio emendamento sul limite di due mandati e sul
divieto di cumulo delle cariche”.  Lo afferma il deputato pontino Cristian
Iannuzzi, ex M5S, primo firmatario di una delle proposte di legge in merito
all’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione sulla disciplina dei partiti
politici.

“Il testo che stiamo esaminando in Aula, nonostante il gran
lavoro di opposizione svolto in Commissione Affari costituzionali – spiega il
deputato – consente ancora ai partiti di ignorare l’applicazione di un metodo
democratico all’interno del partito o del movimento, non favorisce né il
rinnovo della classe politica né la partecipazione e infine non risolve alcun
problema riguardo la selezione delle candidature, l’incompatibilità tra
funzioni di governo e cariche di partito e la mancanza di trasparenza sui
finanziamenti alla politica”.

“Mi sarei aspettato – conclude Iannuzzi – che almeno i miei
colleghi del gruppo M5S, con i quali negli anni scorsi abbiamo condiviso il
V-Day per sostenere una legge di iniziativa popolare chiamata “Parlamento
pulito” che stabiliva, tra le altre cose, proprio il limite dei due mandati per
le cariche elettive, sostenesse questa battaglia in Commissione come in Aula e
votasse a favore del mio emendamento. Invece noto un sostanziale disinteresse nei
confronti delle tematiche legate alla democrazia interna ai partiti ed alla
partecipazione, quasi ci fosse una sorta di patto non scritto con il Pd e con
la maggioranza, per far credere ai cittadini fuori dal palazzo che cambia
qualcosa, quando in realtà non cambia niente. Si continua dunque a lasciare le
mani libere ai capi partito di fare il bello ed il cattivo tempo, ad
 impedire il confronto ed il ricambio delle cariche interne ai partiti ed
a coltivare rendite di posizione che consentono ancora a pochi di mantenere il
potere politico per lungo tempo, in spregio all’ideale primo ed autentico del
Movimento 5 Stelle dell’uno-vale-uno, attraverso l’applicazione della
democrazia diretta e partecipativa.”


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