Abbiamo osservato con attenzione quelle che sono state le vicissitudini relative all’A.S.Terracina negli ultimi anni. Ci siamo espressi più volte con forza su quella che è la situazione degli impianti sportivi e soprattutto del Colavolpe. Ora però ci sembra alquanto paradossale che chi nella passata campagna elettorale ha riempito i muri della nostra città con le chiacchiere ora venga a battere cassa in un momento economicamente fragile. La nostra posizione non vuole assolvere il Comune dalle proprie responsabilità ma ora come ora non abbiamo certo bisogno di chi vedendo naufragare il proprio progetto imprenditoriale cerca di salvare il salvabile. Lo sport è in egual modo importante come la cultura. Il culto e la cura della mente sono importanti come quello del corpo. Lo sport comporta sacrifici di ogni genere sia fisici che economici e come un giocatore a volte getta via la propria salute con un infortunio così può capitare che un presidente abbia un danno economico determinato da vari fattori ma non “solo esterni alla propria gestione”. Il signor De Filippis questo lo sa bene perché il rischio d’impresa è alla base di qualsiasi progetto imprenditoriale.
Bene farebbe il Comune invece a chiedere un risarcimento per tutto il lavoro svolto dopo le provinciali per staccare e spazzare ovunque le sue promesse di rilancio dello sport locale. Come terracinesi sentiamo il dovere di difendere lo sport locale perché come più volte abbiamo detto, è la base per combattere il disagio giovanile ma allo stesso tempo dobbiamo salvaguardarlo da forestieri che vogliono trarne solo benefici economici infangandone l’etica.