Io sto con la pace
8-1-2024
Politica
Io sto con la pace
Dopo le provocazioni palestinesi e le reazioni israeliane, un documento dei giovani
Dopo la strage e il sequestro delle navi della pace, il Consiglio dei Giovani di Cori e Giulianello ha approvato ieri un documento in cui si invita la cittadinanza a firmare lappello Io sto con la pace, promosso dalla Tavola della pace, la Piattaforma delle Ong per il Medio Oriente – Associazione delle Ong Italiane e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
«Prima la strage e il sequestro delle navi della pace. Dopo le condanne. E poi?», si chiedono i giovani rappresentanti coresi, «Ci sono due modi per uscire da questa tragica vicenda.
Il primo è quello più ovvio. Che, spenti i riflettori mediatici, tutto continui come prima, con più violenza, odio e tensioni in circolazione non solo nel Medio Oriente. Nel silenzio e nellinazione generale. In attesa che un altro scontro sanguinoso, più cruento di quelli che continuano tutti i giorni in Terra Santa, desti la nostra attenzione. Fino ad ora è sempre stato così, anche dopo le peggiori tragedie.
Il secondo è quello più difficile. Che questo shock convinca i responsabili della politica nazionale e internazionale a dire basta, a mettere fine al blocco di Gaza e alloccupazione e a costringere israeliani e palestinesi a chiudere subito questo conflitto nel rispetto del diritto e della legalità internazionale. E tempo di cambiare lapproccio. La situazione è intollerabile e, come abbiamo visto, estremamente pericolosa. Non intervenire seriamente oggi è da irresponsabili perchè siamo e saremo sempre di più coinvolti.
Per evitare la catastrofe, è necessario che tutte le donne e gli uomini consapevoli, attivi nella società civile come nelle istituzioni, uniscano i propri sforzi agendo con determinazione, continuità e lungimiranza. Ci sono molte cose che si possono e si debbono fare qui e la: alleviare le sofferenze, difendere i diritti umani, promuovere il dialogo, sostenere le forze di pace, esigere che la Rai metta a confronto le idee e le proposte, premere sui parlamenti e sui governi.
Lanno scorso siamo andati a Gerusalemme per vedere la situazione, ascoltare i due popoli e riflettere sulle nostre responsabilità. Pochi giorni fa abbiamo nuovamente marciato da Perugia ad Assisi per rinnovare il nostro impegno per la pace e la giustizia. Oggi invitiamo tutti a dire: Noi ci stiamo! E vogliamo fare la nostra parte».