Parvapolis
8-1-2024
Riceviamo e pubblichiamo.
Abbiamo ricevuto segnalazioni di cittadini che lamentano lo stato di incuria in cui versano da tempo numerosi fossati, canali e torrenti del territorio itrano. Viene denunciata la presenza di fitta vegetazione, rami secchi, detriti di vario genere e a volte spazzatura che impediscono il corretto deflusso delle acque con il rischio di esondazioni ai danni di proprietà, opere pubbliche e persone. L’imminente arrivo delle piogge abbondanti e i recenti fatti di cronaca che hanno colpito località come Genova a causa del dissesto idrogeologico e della mancanza di manutenzione, ci hanno spinto ad avviare un’attività di screening del territorio per verificare direttamente le informazioni ricevute. Abbiamo purtroppo accertato lo stato di abbandono generalizzato in cui effettivamente versano molti canali. Il caso più lampante tra quelli verificati riguarda il fossato sito in località “Mezzabrino”, che costeggia per un lungo tratto a cielo aperto via “le cupe” per poi immettersi nel sottosuolo incrociando via “cespole”. Il lungo e ampio tratto del canale costituito prevalentemente da roccia e cemento è letteralmente infestato da erba e vegetazione arborea, foglie secche, rovi, depositi di rami, terriccio e sassi che lo rendono per buona parte ormai poco visibile. Il capiente fossato è situato in una zona centrale, lambisce numerose abitazioni, terreni e due strade. Insiste inoltre all’interno di una delle molte aree segnalate non a caso come a rischio idrogeologico. Alcuni residenti ricordano che già in passato si verificarono smottamenti delle acque convogliate nel fosso, che causarono danni ingenti. Non dimentichiamo inoltre quanto avvenne solo due anni fa, quando il torrente “Pontone” che attraversa i territori di Itri, Gaeta e Formia, straripò causando una vittima e danni enormi per i quali i cittadini non hanno ricevuto alcun risarcimento, oltre all’attenzione della magistratura che aprì un’indagine riguardo a presunte inadempienze e omissioni.
Il Comune di Itri non solo avrebbe l’obbligo di monitorare lo stato dei canali ma dovrebbe anche verificare attraverso il Comando dei Vigili se esistano costruzioni abusive che ne ostruiscono il passaggio.
Chiediamo pertanto come mai l’amministrazione comunale e gli enti preposti non abbiano svolto il proprio compito, specialmente in casi eclatanti come quello del fosso di “Mezzabrino”. Chiediamo inoltre che si intervenga tempestivamente e con urgenza per porre rimedio almeno alle situazioni più allarmanti attraverso apposite ordinanze e interventi diretti.
Circolo PRC ITRI-GAETA “Mariano Mandolesi”