Parvapolis
8-1-2024
Tanti, troppi pasticci urbanistici oggi come ieri. Il Direttore Alessandro Panigutti sulle pagine di Latina Oggi va giù duro contro la classe amministrativa degli ultimi anni, dipingendola come una sorta di congrega di imbroglioni affaristi. E’ normale che il dubbio venga guardando lo strano (ma non troppo, basta saperlo leggere) intreccio di interessi, società e piani urbanistici che hanno riguardato il capoluogo ed i suoi rappresentanti politici. Credo però che in fase di ridisegno della città, fase normale di ogni campagna elettorale, alcune cose debbano essere dette. In particolare che gli errori arrivano da lontano, ad esempio quando fu deciso (e non dai Fazzone, Zaccheo o Di Giorgi) di realizzare il comparto edificatorio chiamato Q4. Ancora mi chiedo a chi sia venuta l’idea di costruire una nuova città fuori dalla città, al di la di un ostacolo-confine come la 148 Pontina, quando Latina aveva ed ha ancora oggi spazi ben più vicini al centro cittadino. Oggi Panigutti denuncia gli interessi politico-affaristici alla base del piano urbanistico a ridosso di via dell’Agora. Se qualcosa di irregolare è accaduto contiamo sull’intervento di Carabinieri e Magistratura, ma “urbanisticamente” parlando sarebbe stata un’operazione di ricucitura utile per non dire necessaria. Vincenzo Zaccheo ripeteva spesso che Latina aveva una espansione territoriale ampissima, superiore ad esempio a Napoli. Ma è una città groviera con una serie di buchi con i quartieri attorno. Penso che le prossime amministrazioni dovranno evitare colate di cemento ma allo stesso tempo, in prospettiva, pensare alla ricucitura di questi buchi. E infine essere molto più permissive nella zona del lido: lì urge sviluppo turistico attraverso campeggi e villaggi attrezzati. Trovare chi voglia investire in quella zona non sarà facile. Sarà necessario travestire la Marina di Latina come l’Irlanda di alcuni anni fa quando gli investitori stranieri avevano agevolazioni economiche, fiscali e burocratiche eccezionali. E’ lì che passa il vero sviluppo economico cittadino ed è lì che si dovranno concentrare gli sforzi, anche se a qualcuno non piacerà.