Parvapolis
8-1-2024
“Accettare, rispettare le altrui diversità e abbattere i pregiudizi, questo il primo passo per affrontare il tema della disabilità in una città come Latina. Forse molte persone non se sono accorte ma vivere una vita piena, anche se affetti da disabilità fisiche e sensoriali, è possibile. Siamo nel 2016 e le persone “diversamente abili” possono fare sport, studiare, lavorare, divertirsi innamorarsi e soprattutto essere felici. Considerare la tematica della disabilità con pietismo e come una specie di obbligo da parte dei familiari a vivere il “dramma” da soli, magari tra le mura domestiche o tutt’al più in “luoghi protetti”, che abbiano la caratteristica di essere lontani dalla vista dei cosiddetti “normodotati”, non fa parte della nostra cultura e dei nostri valori. Nell’individuo convivono due realtà quella fisica e quella spirituale ma è senza dubbio la seconda che fa si che gli uomini e le donne siano tali. E’ fondamentale abbattere i pregiudizi e i preconcetti sulla disabilità, il pregiudizio perché sintomo tangibile d’inciviltà e il preconcetto perché contiene in sé un giudizio che esula dalla conoscenza. Il tema della disabilità è un tema complesso, i deficit fisici, psichici, sensoriali e le menomazioni che possono colpire una persona sono numerosi e variano a seconda dei diversi problemi che provocano all’individuo, per questo è necessario un approccio personalizzato, che allo stesso tempo coinvolga più aspetti: quello specifico della salute, quello dell’educazione, quello delle politiche pubbliche del welfare, del lavoro e della mobilità. L’approccio deve essere necessariamente integrato e deve coinvolgere oltre alle istituzioni, le associazioni, il privato sociale e i cittadini. La disabilità non è un problema che deve riguardare il singolo, le famiglie ma la comunità intera e soprattutto le istituzioni che devono essere impegnate a rimuovere gli ostacoli che possano permettere pari opportunità alle persone con disabilità temporanee o permanenti. In altre città “percorsi di autonomia” hanno preso vita grazie all’utilizzo di fondi europei e alla sinergia tra enti, associazioni e privato, Latina non può più aspettare e perdere anche questa volta l’opportunità di diventare una città a misura d’uomo”.