Apprendiamo dalla stampa locale che il Palaghiaccio sito nell’area ex-Sieci è stato chiuso a seguito di un esposto di un cittadino e che all’associazione che lo gestisce, è stato chiesto un documento che attesti il parere ambientale.
Stupisce la tempistica con cui tale documento di autorizzazione viene richiesto, così come stupisce il fatto che tale certificato venga richiesto come condizione per il proseguimento dell’attività, non essendoci, tra l’altro, nel territorio di Minturno tale consuetudine per questo tipo di eventi e/o manifestazioni. Tristemente va rilevato che sarebbe fin troppo facile dire “ma noi l’avevamo detto!” In tutto ciò che facciamo, infatti, nelle vesti di amministratori di una città o come classe dirigente di partiti politici, sarebbe opportuno mostrare maggiore capacità di progettazione, programmazione, di condivisione delle idee e dei percorsi. Lo spirito di questo intervento è quello di individuare percorsi di critica costruttiva e di autocritica, nell’intento di procedere nell’ottica del bene comune, dell’accompagnamento garantista delle iniziative private sane e propositive, nella creazione di una cabina di regia politica della città che sappia indicare obiettivi chiari e individuare la rotta migliore (e condivisa) per raggiungerli.