Nasce il Coordinamento Provinciale di Sinistra e Libertà

8-1-2024

Politica

Nasce il Coordinamento Provinciale di Sinistra e Libertà

Renato Malinconico: «Un nuovo ripartire dopo le tante traversie delle ultime elezioni»

Lunedì 27 Luglio, nello scenario della bella Villa Tommasini di Terracina, si è svolta la 1° Assemblea Provinciale di Sinistra e Liberta’. Per molti una scommessa, un nuovo ripartire dopo le tante traversie delle ultime elezioni, eppure oggi più che mai possiamo dire che ci sono tutti i presupposti per far partire dal basso questo processo costituente che, giorno dopo giorno, vede accrescere i consensi, trova riscontro importante sui siti internet, negli incontri con la gente e in tutte le occasioni che si presentano. Non era affatto scontato, anzi, ma ancora molto c’è da costruire, una credibilità politica e una solida fiducia innanzitutto.
Tanti i volti, tante le persone che si sono riunite chiedendo di potersi presentare solo come se stessi, come militanti di Sinistra e Libertà, abbandonando le bandierine dei tanti, forse troppi, gruppi originari di provenienza; tutti hanno chiesto di andare avanti, di togliere i simboletti dal logo, per potersi dire e iniziare ad agire come “Sinistra e Libertà” punto e a capo, per non ricommettere gli errori tragici della Sinistra e l’Arcobaleno.
C’erano vari dirigenti nazionali e regionali, che hanno informato sugli sviluppi del processo in atto, dando a tutti appuntamento all’Assemblea Nazionale del 16-19 Settembre a Bagnoli (Napoli); nei loro interventi come in quelli della base si è evidenziato che, mai come ora, c’è bisogno di Sinistra perché c’è una Sinistra che si rende “Necessaria” ad una parte fondamentale della Società, quella parte che oggi è in difficoltà e nei prossimi mesi lo sarà ancor di più, che è precaria in molte .. troppe esigenze primarie della sua esistenza, una parte che è soggetta ad una “nuova schiavitù” dettata da logiche aberranti ed anti-umane, persone – uomini e donne – che non possono più attendere i giochi dei ceti politici, che non attendono un nuovo messia, che desiderano semplicemente di essere rappresentati ma non osano più né chiederlo né sperarlo da chi li ha traditi e feriti nel profondo. Ripartire per incrociare i sentimenti autenticamente popolari, parlare al cuore e alla testa delle persone e non più solo al portafoglio ed al mattone di casa. Basta fare leva sui bassi istinti, il giochino premia nell’immediato e nell’urna, ma a lungo andare lascia spazio alla desertificazione, questo pensiamo possa essere compreso da tutti se spiegato con parole semplici. Tutto ciò è urgente, Sinistra e Libertà non può fallire … non può tradire più, altrimenti in questi casi hanno campo libero le destre reazionarie e le spinte autoritarie, di cui ci sono già troppi brutti segnali.
I molti interventi hanno ancora una volta posto l’accento sulla necessità di una rivoluzione che prima di tutto è culturale, che si pone l’obiettivo di indicare, di ambire … anzi e perché no di ri-iniziare a sognare e di far sognare un modello di Società diverso, contemporaneo, non stereotipato sui vecchi modelli ottocenteschi ma neanche appiattito e annichilito sulla mignottocrazia e su un finto liberismo anti-laico, anti-stato e soprattutto anti-umano con preoccupanti venature razziste. Da qui nasce l’esigenza di ripensare un futuro diverso per il lavoro, per i migranti, per i residenti, per la sicurezza, per la Legalità, per la laicità, per la sanità, per l’istruzione per l’ecologia, per i beni pubblici, per l’acqua pubblica, per l’energia pulita, per lo sviluppo, per le infrastrutture. L’esigenza primaria è la Politica e non l’estabilishment, le tematiche e non le segreterie. Ben venga la ricerca non affannosa di Leaders che sappiano interpretare un progetto, aiutarlo a crescere e promuoverlo, ma senza correre il rischio di fare il tragico errore di cucire un partito correntizio, come fosse un abito d’arlecchino in bianco e nero, raffazzonato e sdrucito, intorno alla figura di un Leader da combattere già il mattino dopo. Imparare dagli errori è fondamentale e di errori la Sinistra ne ha fatti tanti e troppi, ora non c’è più appello, crediamo che in tanti, in troppi per fede cieca continuino a sbagliare, in buona e in cattiva fede. Noi possiamo, anzi, dobbiamo costituire un faro, un approdo alle vittime di queste continue disfatte.
Ci siamo incontrati esprimendo, come primo atto simbolico, sostanziale e oserei dire programmatico, la nostra solidarietà al Prefetto Bruno Frattasi e ci siamo lasciati quasi a notte, con un vigore insolito per l’ora tarda, indicando la data del 7 settembre per la prossima Assemblea che si proporrà come obiettivo la formazione del gruppo di coordinamento provinciale che condurrà le nostre istanze alle Assemblee Regionali e Nazionali in attesa dei congressi, avviando così da subito una fase di coinvolgimento che si propone di arruolare i cittadini, gli uomini e le donne che in quella sede potranno tutti discutere e votare sul principio di una testa – un voto, per adesione al progetto e non per il solito balletto di tessere dei gruppi di provenienza.


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