“Questione morale” a Latina. Leonardo Valle (PPI): «Finestra rinunci ai gettoni di presenza del Consiglio di Amministrazione delle Terme»
8-1-2024
Politica
“Questione morale” a Latina. Leonardo Valle (PPI): «Finestra rinunci ai gettoni di presenza del Consiglio di Amministrazione delle Terme»
Il segretario del Partito Popolare, Leonardo Valle, è tornato
di nuovo sulla “questione morale” e lo ha fatto con una lettera
aperta indirizzata al Sindaco di Latina Ajmone Finestra.
«Chiedo di verificare immediatamente la posizione di alcuni funzionari
dell’ufficio tecnico del Comune, ed in genere verificare la posizione
di
tutti i tecnici chiamati dall’Amministrazione a ricoprire incarichi
professionali di responsabilità; questa mia iniziativa, ad oggi solo
politica, deriva dalla scarsa trasparenza che circonda alcune
importantissime scelte strategiche fatte dall’Amministrazione, ed in
particolare il cospicuo investimento di risorse Comunitarie
nell’Intermodale
di Latina Scalo e la creazione della Latina Ambiente.
Con la presente intendo affermare chiaramente che è a mio avviso
inaccettabile mantenere in carica ed in posti chiave funzionari già
condannati per reati contro l’Amministrazione ed oggi ancora
al centro di
indagini delicatissime, da un lato e membri dei Consigli
d’Amministrazione delle più importanti e grandi
partecipate del Comune,
quali l’Intermodale e la Latina Ambiente, dall’altro.
Inoltre può essere legittimo dal punto di vista legale ma è moralmente
deplorevole che ripetutamente e in diversi casi le stesse persone sono
risultate membri dei Consigli d’Amministrazione di cui sopra
e funzionari
addetti al controllo degli stessi nello stesso momento.
Signor Sindaco,
come Le ho già comunicato più volte a mezzo stampa ritengo deplorevole
che Lei
continui a percepire gettoni di presenza dal Consiglio
d’Amministrazione
delle Terme ( ben mezzo milione a seduta) e la invito a sospendere
questa
“usanza” in questo e, ove esistessero , in altri casi perchè
indecente è
tale condotta quando poi si chiedono ai Cittadini sacrifici
ingentissimi con
le tristemente famose tasse comunali quali la TARSU, l’addizionale
IRPEF, le bollette maggiorate dell’acqua , l’ICI e così via».
E conclude:
« Dimostri senso di responsabilità politica e dello Stato onde
evitare che
altri organi vengano, da me e da altri esponenti politici, coinvolti
nella
tutela e salvaguardia di quella trasparenza negli atti pubblici
che è alla
base di una convivenza democratica e garantista».