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8-1-2024

Si è discussa nel consiglio comunale odierno la mozione del Partito Democratico, presentata lo scorso 23 agosto, relativa alla sospensione del bando per l’affidamento del servizio rifiuti nel comune di Latina. In particolare, i consiglieri chiedevano di fare luce su presunte irregolarità attribuite al bando redatto dalla precedente gestione commissariale.

«I dubbi – ricorda il consigliere comunale di Latina Enrico Forte – erano stati sollevati direttamente dal primo cittadino, che nella nota inviata al dirigente del servizio Ambiente, esprimeva testualmente come fossero state da più parti ‘sollevate osservazioni sulla correttezza del bando stesso, come noto relativo ad un settore dell’attività amministrativa particolarmente attenzionato circa il rischio di infiltrazioni e illegalità’. La risposta resa oggi dal primo cittadino – dice Forte – è da ritenersi francamente insoddisfacente. Anzi, ingenera ulteriori dubbi nella cittadinanza che Coletta vorrebbe rassicurare».

Aggiunge il capogruppo del Pd:« Oggi il Sindaco ci fa sapere che in merito alla gara erano arrivate delle osservazioni da parte di un associazione di categoria (quale?) da un’azienda di cui non ci viene detto il nome, e dalla Latina Ambiente. In merito alle infiltrazioni malavitose, poi, non si fa più cenno a nulla. Francamente – aggiunge Forte – ci saremmo aspettati delle motivazioni più concrete, più convincenti oltre a quello della concorrenza, tali che giustificassero lo stop ad un bando così importante e corposo. Ci aspettavamo una discussione sulle modalità di gestione del servizio: il Comune dovrebbe dire più chiaramente quale è l’indirizzo politico in merito alla gestione dei rifiuti. Non c’è stata una reale discussione, niente che possa essere materia neanche per l’Autorità Anticorruzione cui invece la gara è stata inviata. Ritengo – aggiunge Forte- che l’Anac sia stata chiamata in causa inutilmente visto che l’amministrazione ha più volte ribadito la volontà di un affidamento ‘in house’. Che senso ha, allora, tutto questo? E solo un modo per nascondersi dietro presunte irregolarità. Un bando, semmai, va ritirato in autotutela: questo sì, sarebbe un comportamento lineare».

Conclude il consigliere comunale e regionale del Pd: «Ho comunque deciso di ritirare la mozione per consentire una più approfondita discussione, allargata all’intero consiglio comunale, quando sarà definito un preciso punto all’ordine del giorno».


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