Parvapolis

8-3-2024

Sulla Roma
Latina ci stanno davvero prendendo in giro. Non è sufficiente che la si aspetti
da 30 anni, non è sufficiente che si siano accumulati ritardi su ritardi, non è
sufficiente che sia ancora in atto uno scaricabarile tra enti, in particolare
tra Governo e Regione Lazio. Ora si aggiunge un ennesimo colpo di scena, come
ha svelato il quotidiano Il Tempo:  lo scorso lunedì la seduta di gara
per l’affidamento finale dell’appalto che vedeva in gara solo due pretendenti,
la Sis a la Ati Salini Impregilo, è stata sospesa. All’inizio si è pensato per
i classici intoppi nelle procedure della gara. E invece no. Ancora una volta la
colpa è della burocrazia e delle sue lungaggini. Un comunicato di poche righe
dell’Anas, prosegue il racconto del quotidiano romano, ha spiegato infatti che
«la seduta pubblica per la procedura relativa alla gara in oggetto, fissata il
16 novembre alle 17 è momentaneamente sospesa». Uno stop che secondo l’Anas è
addebitabile a una mancanza da parte dell’amministrazione dello Stato. «Il
rinvio è stato disposto in quanto al momento manca la finalizzazione delle
procedure di assegnazione dei fondi pubblici all’opera» ha spiegato la società
pubblica a Il Tempo. Una formula burocratica che, tradotta
nel linguaggio dei comuni mortali, significa che da qualche parte nei ministeri
competenti (quelli che gestiscono il budget complessivo per finanziare le opere
pubbliche) i soldi ci sono ma non è stato chiesto ufficialmente, con un atto
preciso, di vincolare le somme necessarie al progetto. Una dimenticanza
insomma. E dire che la gara è partita già da qualche anno. La prima
pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale è del dicembre 2011, e le
offerte sono state consegnate solo il 18 febbraio scorso. Un lasso di tempo
lungo nel corso del quale, però, nessuno ha pensato a stanziare le somme.
Insomma per ora l’Italia che riparte non passa certo dalla Roma-Latina, chiosa
il quotidiano romano, al quale davvero non si può dar torto.


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