Parvapolis

8-3-2024

Continua
la truffa infinita del prezzo della benzina. Dopo un calo di circa il 20% tra
dicembre e gennaio, da un paio di settimane il prezzo è tornato a salire.
Motivo? Il dollaro, moneta con la quale si paga il petrolio, s’è apprezzato
rispetto l’euro e dunque i costi complessivi sono aumentati. Ciò è, almeno
parzialmente, vero. Peccato però non si insista su un altro elemento, a nostro
avviso essenziale. Il prezzo del petrolio nel corso degli ultimi sei mesi, come si può verificare con un grafico pubblicato dal più importante quotidiano economico del paese “Il
Sole 24 Ore”, è praticamente dimezzato. Da oltre 100 dollari al barile del
luglio scorso si è passati alle odierne quotazioni di circa 60 dollari. Dunque
la benzina che costava 1 euro e 80 centesimi dovrebbe oggi costare non più di 1
euro – 1 euro e 10 centesimi considerato il deprezzamento dell’euro. Ed invece
ai distributori la benzina non si trova al di sotto di 1 euro e 60 – 1 euro e
70 con punte anche più elevate. Una contraddizione che a noi pare clamorosa,
così come clamoroso ci appare il fatto che nessuno protesti, ad iniziare dalle
associazioni dei consumatori, e che nessuno intervenga a livello di Authority e
di Governo. Ed intanto le compagnie petrolifere gongolano alla faccia degli
automobilisti italiani.   


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