Parvapolis
8-3-2024
Ieri sera la Regione Lazio e la Provincia di Latina hanno incontrato i
sindacati in occasione della prosecuzione dei lavori del tavolo sulla crisi
nell’area pontina. Durante la riunione sono stati presentati ai sindacati i
nuovi modelli di sviluppo e le risorse economiche che la Regione sta mettendo
in campo per favorire la reindustrializzazione.
“Il Tavolo di crisi così come concordato tra Regione, Provincia e
parti sindacali, deve proseguire per creare le condizioni affinché l’area
pontina possa catalizzare le misure che la Regione Lazio sta mettendo in campo
sulla base della programmazione europea.
Siamo davanti ad una nuova fase, una strategia regionale che renda centrale
l’obiettivo della reindustrializzazione. Bisogna però tener presente che per
fare ciò è fondamentale valorizzare le migliori competenze presenti sul
territorio ed attrarre nuovi investitori.”
L’obiettivo della Regione Lazio è quello di creare uno sviluppo non fondato
sull’abbattimento dei salari ma rendere le imprese più produttive e competitive
dotandole di investimenti innovativi e di capitale umano.
Il progetto di reindustrializzazione del Lazio partirà dall’innovazione,
dal territorio, spingendo gli attori locali a proporre idee e progetti
aggreganti, creando una rete tra PMI, centri di ricerca e grande impresa, investendo
sulla sostenibilità, semplificando i processi di insediamento ed investimento
per creare un terreno fertile per l’occupabilità.
Ciò sarà possibile solo attraverso un progetto condiviso e con un confronto
costante con le parti sociali, le associazioni e gli investitori.
I primi fondi messi in campo dalla Regione pari a 150 milioni vanno proprio
in questa direzione: localizzazione delle imprese e valorizzazione dei siti
industriali dismessi, CALL FOR PROJECT per un nuovo protagonismo dei territori
e RETI d’impresa, consolidamento e crescita dimensionale delle imprese.
“Per favorire l’attrazione degli investimenti industriali e la
localizzazione delle imprese attraverso l’utilizzo della Legge 448 i Consorzi
industriali potranno acquisire i siti dismessi, che poi metteranno a bando con
avviso internazionale, finanziati in passato con intervento pubblico ad un
prezzo decurtato dei contributi pubblici investiti. Per fare ciò la Regione
metterà a disposizione 2 milioni per favorire l’accesso al credito per coprire
i costi di gestione dei Consorzi che acquisiranno le aree, ciò consentirà agli
investitori di insediare nuovi progetti industriali sui siti produttivi oggi
inutilizzati a costi fortemente vantaggiosi.
Il Call for project è la sfida che la Regione lancia ai territori. Il
fattore chiave per l’individuazione degli interventi sarà la capacità di
aggregazione tra le imprese gli enti locali gli investitori eliminando la
divisione ex ante delle risorse che fino ad oggi ha portato risultati deludenti
e superficiali.
È evidente un
salto di qualità rispetto ai precedenti tavoli – afferma
il consigliere regionale Enrico Forte- il ruolo dei sindacati in questa fase
è fondamentale.
Non vogliamo decidere a priori quanti fondi stanziare per ogni settore, vogliamo che emergano le
reali esigenze del territorio:
questa è la differenza tra i prenditori e gli imprenditori, e perciò
abbiamo bisogno della collaborazione di tutte le forze
sociali, a cominciare da quelle che rappresentano i lavoratori”.