Parvapolis
8-3-2024
Creare un Gruppo di lavoro, allargato a tutte le parti sociali, che affronti alcune delle criticità croniche della sanità provinciale. Un gruppo eterogeneo in cui istituzioni, sindacati, operatori sanitari, medici, responsabili di distretti possano non solo confrontarsi sui problemi ma elaborare delle proposte concrete da sperimentare in una struttura sanitaria che crede in questo tipo di progettualità. Queste sono state le conclusioni del Convegno “Curare bene, curare tutti” organizzato dalla Cisl di Latina, che si è svolto questa mattina nei locali del Circolo Cittadino. In una sala stracolma di un pubblico attento e concentrato Roberto Cecere, Segretario Generale delle Cisl pontina, ha aperto i lavori con la proiezione di una serie di slides che sono servite come elemento conduttore dei lavori della giornata. Lunghe liste di attesa, mancanza di specialisti, ricorso improprio al pronto soccorso, necessità di dover ricorrere alla sanità convenzionata o privata, il rapporto con l’università pontina alcuni dei temi trattati e su tutto l’esigenza di affrontare queste problematiche con un occhio diverso e più pragmatico mettendo tutti intorno ad un tavolo di discussione. Alessio D’Amato, Responsabile sanità della Regione Lazio, riconoscendo la bontà della proposta del sindacato, ha sottolineato gli sforzi regionali di questi ultimi anni per rientrare dallo spaventoso debito in tema sanitario che ha ingessato tutto il sistema. Ha insistito sulla svolta impressa che riaprirà presto la stagione dei concorsi stabilizzando, in primis, il grande precariato di cui soffre il sistema sanità del Lazio. Claudio Mastroianni, dell’Università La Sapienza, ha ricordato come la struttura universitaria rappresenti un grande risorsa per il territorio e come coniugare buona assistenza e buona ricerca sia indispensabile per raggiungere importanti traguardi. Roberto Chierchia, Segretario Generale Cisl FP Lazio, ha parlato di ottimi accordi firmati in regione, troppo spesso vanificati da una burocrazia ferraginosa che tutto rallenta. Sulla necessità di una risposta chiara relativamente al nuovo “Ospedale del Golfo” ha insistito il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, ricordando i decenni trascorsi da quando si è iniziato a parlare del progetto. Andrea Cuccello, Segretario Generale della USR Cisl Lazio, nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa odierna e della richiesta di un tavolo permanente di confronto, ha evidenziato la necessità di una nuova politica sanitaria regionale che superi gli steccati del rientro di bilancio, costruendo un sistema che dia regole e certezze per tutti. Il sindaco di Latina Damiano Coletta ha evidenziato come per il cittadino il problema sanitario sia prioritario e serva quindi dar vita ad un servizio più efficacie ed efficiente, sburocratizzando le procedure, auspicando che i sindaci pontini possano essere più presenti nel fare sistema con la ASL e la Regione, “eliminando il concetto della politica del proprio orticello”. L’assessore regionale alla Politiche Sociali Rita Visini ha molto insistito sulla necessità di superare l’assioma che sanità significhi solo ospedale, puntando invece sul concetto di sinergia ed integrazione socio sanitaria per offrire ai cittadini servizi più efficaci ed efficienti. Questo sarà possibile solo superando i campanilismi e puntando su di una politica comune sulla socio-assistenza legata alla spesa associata ed ai consorzi di servizi. A Giorgio Casati, Commissario Straordinario della ASL pontina, il compito di cercare di spiegare quanto sta accadendo in provincia e delle difficoltà legate al piano di rientro regionale che ha sconvolto profondamente l’assetto delle ASL, ma che sta creando anche delle importanti opportunità per costruire una nuova prospettiva sanitaria provinciale. Secondo Casati è infatti arrivato il momento di aprire la stagione delle scelte vere, abbandonando le promesse che non possono essere mantenute o tutti quei localismi che, nei fatti, hanno contribuito a rallentare il cambiamento. Scelte il più possibile condivise con tutti i soggetti interessati avendo come obiettivo primario l’interesse della salute dei cittadini. Al Segretario nazionale della Cisl Maurizio Bernava il compito di concludere il lavori e tirare le fila di “un incontro di spessore e qualità che ha veramente messo al centro del dibattito i reali problemi della gente in un campo, come quello della sanità, che troppo a lungo è stato colpito da una dura politica di austerità e tagli”. Da qui la necessità di invertire la tendenza puntando su parole chiave come nuova governance, obiettivi di accompagnamento delle regioni in difficoltà, integrazione tra sanità e welfare, entrando nel merito della gestione dei problemi. Chiedere il confronto con le controparti è una strada difficile e complicata ma percorribile, con il Lazio e Latina che potrebbero fare da apripista ad un progetto da portare a livello nazionale.
«Oggi abbiamo aperto un cantiere che riguarda la sanità pontina», ha commentato Roberto Cecere». «Non abbiamo voluto organizzare il solito convegno con i soliti interventi di rito; oggi il sindacato, che rappresenta anche le altre sigle confederali interpreta tutti i protagonisti del mondo della sanità e di quanti ad esso si interfacciano:il personale che vi opera, i cittadini- utenti del servizio, abbiamo rapporti con le istituzioni. Abbiamo voluto mettere tutti intorno ad un tavolo cercando di stabilire un percorso virtuoso che porti a risultati concreti perchè Il problema che stiamo trattando ha un forte impatto sui lavoratori, sui cittadini-pazienti e in generale sul territorio.
Un servizio sanitario che non offre attività di buona qualità diventa un fenomeno che incide negativamente sulla qualità della vita delle persone. Ci auguriamo che da Latina sia partito, oggi, un segnale di cambiamento».