Parvapolis
8-2-2024
Il 2014 sarà l’anno della stabilizzazione per il settore immobiliare. Ma per incoraggiare quel minimo segnale di ripresa che si dovrebbe registrare nel secondo semestre, sostiene Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, il governo non deve legiferare in maniera massiva e confusionaria come ha fatto negli ultimi sei mesi. «Il 2013 è stato un anno veramente difficile, abbiamo passato il sesto anno di crisi – ha spiegato Righi dalla convention della società di mediazione creditizia Auxilia Finance a Riccione. Un anno che ha subito molte trasformazioni sia in termini di approccio delle banche, dei mediatori creditizi, delle associazioni dei mediatori creditizi, degli agenti immobiliari e del mercato». Il 2014 – sostiene Righi – sarà un anno di stabilizzazione in cui non prevediamo grande crescita; pensiamo sia l’anno in cui la società e le aziende troveranno nuove modalità di stare su questo mercato.
Un mercato che per il presidente di Fiaip è sempre più difficile, coinvolto in una crisi dell’Europa che non ha precedenti.
«L’anno appena iniziato ricalcherà nella prima parte l’ultima del 2013 – gli fa eco Santino Nardi, presidente provinciale latinense -, e nel secondo semestre avremo qualche minimo segnale di ripresa, con la speranza però che il nostro governo non legiferi in maniera difficile a comprendersi come ha fatto negli ultimi sei mesi per quanto riguarda l’ex Imu. Le imposte sul comparto casa hanno raggiunto vette inimmaginabili: siamo il paese che ha la tassazione immobiliare più alta al mondo». La casa ed i costi ad essa connessi rappresentano infatti uno dei problemi principali degli italiani. Non a caso il tema della tassazione sugli immobili e la confusione che ancora lo circonda sono tutt’oggi il nodo centrale delle discussioni e degli interventi dei vari schieramenti politici. Ma i costi relativi all’abitazione non si limitano alla tassazione. Secondo il consueto monitoraggio del centro studi Fiaip, nel 2014, i costi relativi al mantenimento di una casa (comprese tutte le utenze) sono aumentati mediamente del 2%. E a Latina? Aumenti computabili nella stessa misura. «Prendiamo ad esempio un appartamento-tipo di 90 mq in zona semicentrale : tali costi – spiega Nardi – ammontano rispettivamente, nel 2014 a 1728,19 Euro al mese per un appartamento in affitto (+33,49 Euro al mese rispetto al 2013) e 1158,80 Euro al mese per un appartamento di proprietà (+28,10 Euro al mese rispetto al 2013).
Aumenti che potrebbero risultare contenuti ma che sono invece sorprendenti in quanto quasi tutte le voci che compongono la sommatoria dei costi risultano tendenti al ribasso, dal gas alla telefonia, al costo stesso degli appartamenti e dei canoni d’affitto. «A crescere, invece, e a mangiarsi tutto il bonus risparmio delle predette voci, sono le poste relative alla IUC, specialmente per i proprietari di casa, per i quali si configurerà, come purtroppo avevamo previsto, come una vera e propria “simil IMU”. Alla luce di tali aggiornamenti, per l’acquisto dell’appartamento-tipo preso in considerazione, per un nostro concittadino saranno mediamente necessarie 19,1 annualità di stipendio, mentre nel 2011 si era scesi a 18 anni».
«È fondamentale che il Governo intervenga con urgenza facendo chiarezza sul fronte della tassazione: le famiglie si trovano infatti nel panico, sono in molti a non aver ancora capito cosa dovranno pagare ed entro quando. Inoltre è necessario che prenda provvedimenti concreti per fornire un sostegno concreto alle famiglie, rilanciando la domanda di mercato, avviando un serio piano per la ripresa dell’occupazione e dotando il Paese di un serio piano per l’edilizia residenziale. Solo così – conclude Nardi – le famiglie saranno di nuovo in grado di sostenere i costi necessari per il mantenimento delle proprie abitazioni senza essere costretti a dolorose rinunce».