Il Coordinamento Libere Professioni dibatte sulla riforma degli Ordini

8-2-2024

Economia

Il Coordinamento Libere Professioni dibatte sulla riforma degli Ordini

Il Legislatore ha posto l’accento sia sul rispetto della concorrenza che sul territorio

“Il Decreto Legge n.138/2011 – spiega Fabrizio Martinelli, presidente del Coordinamento delle Libere Professioni di Aprilia, nonché Presidente dell’Ordine Professionale dei Chimici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, – trae origine dalla Legge di Stabilità, ciò che in pratica già veniva ribadito dall’ex Ministro Alfano, è perfettamente in linea con quanto stabilito dal presidente Monti. Liberalizzare non vuol dire deregolamentare – aggiunge Martinelli – significa eliminare i vincoli di accesso alla costituzione dell’offerta. Le novità servono molte volte per migliorare quanto esiste già da tempo. Il tema interessa i professionisti apriliani che si trovano a discutere della riforma costantemente – ha spiegato il presidente – ma anche i cittadini che avvalgono delle prestazioni offerte dagli stessi professionisti, oggi chiamati in causa”.

Le novità recate dal decreto relativo alla manovra di Ferragosto sono portatrici di innovazioni tese all’adeguamento ai tempi moderni dell’esercizio professionale, ovvero alle esigenze degli utenti. Il Legislatore ha posto l’accento sia sul rispetto della concorrenza che sulla presenza sul territorio di un numero di professionisti idoneo a garantire la più ampia scelta da parte degli utenti. Questi i punti su cui si dibatte: 1) Libertà dell’accesso alla professione: qui in particolare si vieta la possibilità di limitare l’accesso alle professioni, per esempio con numeri chiusi su basi territoriali, a meno che questo non «risponda a ragioni di interesse pubblico». E comunque queste limitazioni non devono mai introdurre «una discriminazione diretta o indiretta basata sulla nazionalità o, in caso dell’esercizio dell’attività in forma societaria, della sede legale della società professionale». 2) Tariffe minime: il testo ammette «la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe» previste dagli ordini. Dunque, stabilisce l’abolizione delle tariffe minime per i professionisti. Le tariffe professionali vanno tenute comunque in considerazione nella pattuizione del compenso al professionista, che avviene «per iscritto  all’atto  del  conferimento dell’incarico». 3) Obbligo di formazione continua per il professionista. 4) Tirocinio: deve essere adeguato «all’esigenza di garantire lo svolgimento effettivo dell’attività formativa». Il tirocinio non può durare più di tre anni (18 mesi per gli avvocati). Ai tirocinanti va garantito un «equo compenso». 5) Assicurazione professionale. Il professionista, «a tutela del cliente» è «tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale». 6)Questioni disciplinari: gli ordinamenti professionali devono affidarle a organi territoriali diversi da quelli aventi funzioni amministrative. Gli Ordini hanno tempo fino al 13 agosto 2012 per riformarsi.

“È fondamentale che i cittadini siano informati – ha concluso Martinelli – per questo il Coordinamento Libere Professioni di Aprilia, sta valutando l’organizzazione di un convegno a tema per approfondire ogni aspetto della riforma. La nostra associazione, infine, è disposta ad accogliere le istanze dei Professionisti di Aprilia al fine di contribuire al processo di liberalizzazione avviato dal Governo Monti”.


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