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8-3-2024

Sono stati consegnati ieri pomeriggio gli attestati ai 40 agibilitatori pontini che hanno seguito e superato il corso di specializzazione dal titolo “La gestione tecnica dell’emergenza sismica, rilievo del danno e valutazione dell’agibilità”. Il corso si è concluso già nella primavera 2016 fornendo anche la provincia di Latina di professionisti pronti a intervenire su richiesta dei prefetti, della Protezione civile o delle amministrazioni locali in caso di calamità naturali, tramite l’iscrizione al Nucleo Tecnico Nazionale e alla Sezione Operativa dell’IPE (Ingegneri per l’emergenza) dell’Ordine di appartenenza.

Durante la cerimonia è stato proiettato un breve filmato che ha illustrato gli interventi degli ingegneri agibilitatori nei territori dell’Emilia colpiti dal terremoto del 2012, mostrando come si è svolto il loro lavoro, le modalità di intervento, etc.

Nel corso della cerimonia sono stato consegnati gli attestati alla presenza del Prefetto di Latina dottor Pierluigi Faloni; dell’ingegner Maurizio Liberati, Comandate VV.F. di Latina; della dottoressa Lucrezia Casto, Dirigente area formazione della Protezione Civile; ingegner Patrizia Angeli, Presidente dell’Associazione Nazionale degli Ingegneri per la Prevenzione e l’Emergenza; e del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina, Fabrizio Ferracci.

“Latina ha un team specializzato nella gestione tecnica dell’emergenza, nel rilievo del danno e nella valutazione dell’agibilità dopo un sisma e altre calamità naturali nella provincia di Latina come nel resto d’Italia – ha dichiarato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Fabrizio Ferracci – Un lavoro professionale fondamentale nello stabilire l’agibilità delle strutture, gli interventi da effettuare ed, eventualmente, dare il via libera all’utilizzo di edifici non danneggiati”.

Le lezioni, oltre a fornire una formazione generale, hanno approfondito anche i pericoli presenti sul territorio pontino, che ha bisogno di prevenzione non solo nel campo sismico, ma anche idrogeologico e industriale per la presenza di stabilimenti chimici e farmaceutici a rischio di incidente rilevante. Infatti, tramite accordi con le associazioni di categoria i tecnici dell’Ordine stanno già attuando tutta una serie di verifiche sismiche su edifici industriali e produttivi della nostra provincia”.
Tornando alle emergenze sismiche, purtroppo ricorrenti nel nostro Paese, ricordiamo che 23 ingegneri agibilitatori di Latina hanno già operato nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto, fornendo 160 giornate di attività sul campo. Dall’inizio del mese di settembre 2016, infatti, non appena terminata la prima fase delle operazioni di soccorso e salvataggio o, purtroppo, di recupero delle vittime del sisma che ha devastato diversi comuni delle province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia, numerosi team di ingegneri agibilitatori dell’Ordine della Provincia di Latina hanno prestato la propria opera nella verifica delle condizioni statiche e dei danni, anche economici, subiti dalle abitazioni che si trovano nel cratere del terremoto.

“L’opera dei nostri tecnici – ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Fabrizio Ferracci – è stata doppiamente meritoria se si considerare che l’iscrizione all’Albo degli agibilitatori è volontaria e la prestazione è gratuita. In compenso i nostri ingegneri sono ritornati dalla loro missione arricchiti dal punto di vista professionale e umano. Gli agibilitatori dell’ordine di Latina hanno potuto mettere a disposizione della collettività la propria professionalità, grazie anche ad una specializzazione mirata acquisita con la partecipazione a questo corso di formazione e abilitazione”.
Questo corso di formazione, come i successivi già in programma da parte dell’Ordine di Latina, ha curato anche ulteriori aspetti relativi alla prevenzione e sensibilizzazione sui nuovi modi di costruire tenendo conto delle nuove norme in fase di approvazione a livello nazionale che, tra le altre cose, prevederà per gli edifici il Certificato di Classificazione Sismica.
“Questa di oggi è l’occasione – ha concluso il presidente Ferracci – per chiedere al Prefetto Faloni la convocazione degli ingegneri ai vari tavoli tecnici che riguardano la prevenzione e la protezione civile, così come ci mettiamo a disposizione dei Comuni della provincia per rivedere i piani di emergenza comunali per migliorarli e adeguarli alle linee guida nazionali e regionali. Allo stato attuale, infatti, sono tanti i Comuni i cui piani risultano incompleti o non conformi alle direttive, tanto da venire, alcune volte bocciati dagli organi competenti”.


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