La protesta degli agricoltori pontini

8-2-2024

Economia

La protesta degli agricoltori pontini

A Roma in piazza per difendere il made in Italy contro le falsificazioni

In massa gli agricoltori della Coldiretti della provincia di Latina, con a
capo il direttore Saverio Viola ed il presidente Carlo Crocetti, hanno preso
parte alla manifestazione indetta da Coldiretti a Roma per difendere il Made
in Italy. Tra gli oltre 350 comuni presenti anche 6 sindaci di alcuni dei
comuni della provincia pontina con moltissimi amministratori che hanno dato
man forte alla iniziativa contro le falsificazioni del Made in Italy.
Manifestanti con cappelli, bandiere e foular della Coldiretti hanno issato
cartelli “Con i soldi dello Stato si licenza in Italia e si assume in
Romania”, con “l’Imu gli italiani finanziano il pecorino rumeno” ma anche
“No agli Ogm che uccidono il Made in Italy” per esprimere della contrarietà
della piazza le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini
ritenute in contrasto con l’opinione della maggioranza degli italiani e un
danno per l’agroalimentare italiano.
“Per l’occasione – ha detto Saverio Viola – la Caciotta e il Pecorino
prodotti completamente in Romania da una società partecipata dello Stato
italiano sono stati portati per la prima volta dal presidente della
Coldiretti Sergio Marini in piazza “in bella vista” a disposizione delle
Autorità e dei cittadini. Un esempio eclatante in cui lo Stato favorisce la
delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando il valore
evocativo del marchio Made in Italy che è il principale patrimonio del Paese
ma è spesso banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato. Il Pecorino e
la Caciotta – spiega il presidente Crocetti – sono alcuni dei prodotti
realizzati in Romania da Lactitalia Srl con latte rumeno ma commercializzati
con nomi e immagini che evocano e sfruttano l’italianità. Lactitalia è una
società partecipata dalla Simest, società per azioni controllata dal
Ministero dello Sviluppo Economico. Le delibere sono state adottate su tutto
il territorio pontino dai Comuni e dalla Provincia di Latina al fine di
intraprendere iniziative per impedire l’uso improprio di risorse pubbliche
per la commercializzazione sui mercati esteri di prodotti di imitazione
Italian sounding, a favore, invece, della promozione dell’autentico Made in
Italy”.


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