Parvapolis

8-3-2024

Si è tenuto nei giorni
scorsi, presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e
del Turismo (MIPaaft) un importante incontro sulla triste problematica del tonno
rosso a Ponza.  Da una parte il
Sottosegretario con delega alla pesca On. Franco
Manzato
, il suo capo segreteria, dott. Giuseppe
Nezzo e
il Direttore Generale del Ministero dott. Riccardo Regillo e dall’altra Ettore
Di Meglio
, figura di riferimento della marineria ponzese, l’assessore del
Comune di Ponza Gelsomina Califano e
il Presidente del FLAG Mar Tirreno Pontino, dott. Mauro Macale.

In un clima cordiale e
collaborativo il rappresentante della marineria ponzese ha descritto quanto
succede ormai da tempo ai palangari
isolani a pesce spada
, che pur
rispettando le normat
ive sul tipo di attrezzi ed esca da utilizzare, sempre più spesso pescano accidentalmente
tonni di ogni dimensione
e che pur morti sono costretti a lasciare andare
alle profondità marine. Le attuali normative
nazionali e comunitarie
, per quanto prevedano per le spadare la pesca
accidentale del tonno rosso, sono di fatto estremamente
limitanti
al punto da non consentire di portare a terra e commercializzare nulla
del tonno accidentalmente pescato. Questa problematica è particolarmente evidente per il Tirreno
Centrale
che vede il passaggio del
tonno rosso
in un periodo successivo rispetto alle regioni più a Sud che in sostanza consumano tutte le quote
previste.

È stato pertanto richiesto al Ministero di permettere ai
pescatori ponzesi di
poter sbarcare
in maniera legale
e con una procedura condivisa con le autorità una quantità seppur circoscritta di tonno rosso che comunque i
palangari a pesce spada catturano
. La richiesta è stata avanzata sia per
dare modo di integrare il reddito, ormai contenuto, delle spadare, ma anche e
soprattutto per la questione sociale connessa al comparto pesca. I giovani isolani, a fronte di un duro lavoro
e poco reddito, stanno abbandonando il
settore
con l’ulteriore conseguenza di una costante riduzione degli
abitanti stanziali sull’isola. 

È stato ricordato ai rappresentanti
ministeriali che la pesca a Ponza è
basata su imbarcazioni a conduzione familiare
che pescano all’interno delle
acque territoriali e con strumenti a basso impatto ambientale. Il direttore Regillo ha dato atto che i pescatori di
Ponza si sono sempre comportati correttamente con le autorità e disponibili a
rispettare le normative ed a modificare attrezzi e imbarcazioni.

L’On
Manzato
ha mostrato molta attenzione e disponibilità nel
prendere in esame le proposte   avanzate
dalla delegazione. Ha informato i presenti che ha già in corso una fattiva interlocuzione con le diverse
categorie interessate alla pesca del tonno rosso
(circuizione, ingrasso,
pesca artigianale, pesca sportiva e accidentale) e che in tale contesto terrà conto delle problematiche espresse
dai palangari ponzes
i, che in effetti sono gli unici del Tirreno Centrale.

La delegazione
ponzese
soddisfatta di questo primo incontro, nell’accomiatarsi ha invitato
l’On. Manzato e gli alti dirigenti
del Ministero
a partecipare ad una
battuta di pesca a Ponza
, così da verificare e rendersi conto in prima
persona cosa succede ogni giorno nel nostro mare.           


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