Latina. Articolo 18. Sandro D’Onofrio (Sinistra Giovanile): «Secondo noi è un attacco grave alle lotte e alle conquiste decennali dei Lavoratori»

8-3-2024

Economia

Latina. Articolo 18. Sandro D’Onofrio (Sinistra Giovanile): «Secondo noi è
un attacco grave alle lotte e alle conquiste decennali dei Lavoratori»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Sandro D’Onofrio, vicesegretario
del Circolo Altiero Spinelli della Sinistra Giovanile.
La proposta di abrogazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori
rappresenta ancora, a sinistra, viene vista come
“simbolo delle iniziative ultraliberiste dei radicali in campo economico e sociale e ha l’obiettivo di scardinare alle fondamenta il diritto del lavoro colpendo proprio l’architrave del sistema dei diritti di cui usufruiscono sia i lavoratori privati che i dipendenti di enti pubblici. L’articolo, infatti, prevede che un licenziamento ingiustificato non risolve il rapporto di lavoro, in quanto il giudice, che ne accerti l’illegittimità, può e deve ordinare al datore di lavoro la reintegra del lavoratore nel suo posto di lavoro.
Il principio della reintegra o tutela reale, dove trova applicazione, ha, in quest’arco di tempo, mutato radicalmente le condizioni dei lavoratori liberandoli dalle minacce, dalle ritorsioni, dai ricatti e dagli arbitrii dei datori di lavoro; invero ha consentito l’esigibilità dei diritti, ha permesso l’affermazione delle libertà sindacali e ha favorito il processo di sindacalizzazione nelle fabbriche, nelle scuole, nei cantieri e negli uffici. La sua eventuale abrogazione avrebbe effetti disastrosi per i lavoratori sia sul piano dei diritti collettivi che individuali, in quanto affiderebbe ai datori di lavoro un potere di discrezionalità ampio e illimitato tale da consentire loro licenziamenti illegittimi senza la prova della giusta causa e del giustificato motivo con il solo disagio del risarcimento del danno. Si porterebbe, quindi, il mondo del lavoro dipendente indietro di trent’anni: si cancellerebbero, di fatto, quelle conquiste frutto delle lotte del movimento operaio e sindacale della fine degli anni sessanta che sfociarono, appunto, con lo Statuto dei lavoratori”.
Insomma, un attacco al Sindacato e alle sue storiche conquiste. Peccato però, ma questo
la sinistra non lo dice, che questo
articolo 18 non sia applicato proprio da partiti e sindacati. I radicali, in questi giorni, stanno raccogliendo le firme, tra l’altro, per l’abolizione dell’articolo 18, contro “i fortini e i privilegi statalisti e sindacali”.


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